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Il Popolo della Famiglia contro il negozio di erba di J-Ax: “Invece di vendere droga venga a Medjugorje”

Il Popolo della Famiglia contro il negozio di cannabis legale di J-Ax: “Invece di investire i suoi soldi nella cannabis, J-Ax venga a Medjugorje e magari mi dia una mano per aprire l’Università della Musica gratuita che da tempo sogno di mettere a disposizione dei giovani”.
A cura di Valerio Renzi
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Il Popolo della Famiglia, il movimento cattolico tradizionalista che si è distinto in particolare nella crociata contro la così detta "ideologia gender", questa volta se la prende con il cantante J-Ax e la sua nuova attività imprenditoriale: un negozio in cui viene venduta la cannabis legale, ovvero marijuana con una concentrazione di Thc, il principio attivo "stupefacente", così basso da non essere considerata una droga. Il negozio si chiama "Maria Salvador", ed è stato inaugurato con una lunga fila solo qualche giorno fa. Nell'impresa, il cantante diventato famoso cantando "oh Maria ti amo" negli anni '90, ha come soci il fratello,  in arte Grido, e il rapper Takagi.

Non la pensa così Lorenzo Damiano, responsabile del partito di Adinolfi a Treviso, che ha rivolto un appello al cantante “Invece di investire i suoi soldi nella cannabis, J-Ax venga a Medjugorje e magari mi dia una mano per aprire l’Università della Musica gratuita che da tempo sogno di mettere a disposizione dei giovani”. Secondo l'esponente del movimento d'ispirazione cattolica a Medjugorje J-Ax "potrebbe convertirsi grazie all’intervento dello Spirito Santo e lo porterei con me a visitare gli istituti in cui si trovano tanti giovani che hanno iniziato con la marijuana per poi distruggersi con droghe più pesanti. Un tempo io ero peggio di lui, per cui c’è sempre speranza”.

“Dicono che è legale perché ha un valore di Thc (tetraidrocannabinolo, principio psicoattivo della marijuana) inferiore allo 0,6 per cento, ma sono andato in un negozio che la vende a Treviso e i ragazzi che lo frequentano mi hanno garantito che basta consumarne un quantitativo superiore e l’effetto è uguale a quello della marijuana tradizionale – prosegue Damiano – Mi hanno detto che riescono senza problemi a ‘sballarsi’ anche così. Secondo me un artista come J-Ax potrebbe sfruttare la sua visibilità per veicolare messaggi positivi ai giovani, non per fornire loro la droga. Ho parlato con chi lavora in questi negozi: mi hanno detto che chi compra la cannabis dovrebbe portarla a casa chiusa e non consumarla. Vi pare possibile che i ragazzi la acquistino per poi tenerla sul comodino?”.

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