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Il piccolo Gabry supera i 100 giorni dal trapianto che lo ha salvato, il padre: “Restituirò il dono”

“Non ci sembra vero… Finalmente di nuovo tutti e 4 a casa…” così i genitori del piccolo Gabry hanno raccontato il ritorno a casa del bimbo milanese sottoposto a trapianto di midollo per curare una malattia genetica rarissima per il quale si erano mobilitati a migliaia dopo l’appello social.
A cura di Antonio Palma
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Sono giorni molti speciali per il piccolo Gabry, il bimbo milanese sottoposto a trapianto di midollo per curare una malattia genetica rarissima per il quale si erano mobilitati a migliaia dopo l’appello dei genitori. In questi giorni infatti il piccolo eroe, unico portatore in Italia della Sfid, Anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B, ha superato i 100 giorni dal trapianto e ha potuto finalmente far rientro nel capoluogo lombardo con mamma Filomena e papà Cristiano. Dopo l’intervento eseguito agli Spedali Civili di Brescia, il piccolo nel dicembre scorso infatti era potuto uscire dall’ospedale ma per ovvie ragioni era dovuto rimanere in zona e sotto stretto controllo medico. Ora però trascorsi i cento giorni dal trapianto è potuto finalmente tornare a casa.

“Non ci sembra vero… Finalmente di nuovo tutti e 4 a casa… Gabry inizialmente sembrava smarrito, cambiavano di nuovo tutti i suoi punti di riferimento… Ma poi ci ha pensato Benny ad accompagnarlo mano nella mano nella sua dimensione” hanno raccontato i suoi genitori sulla pagina Facebook “Gabry Little Hero”, creata per chiedere aiuto nel trovare un donatore compatibile per il piccolo ma ora diventata un punto di riferimento per tante altre famiglie nelle stesse condizioni. Cristiano e Filomena Costanzo, i genitori di Gabry, infatti ora vogliono ricambiare quel grande dono che uno sconosciuto ha fatto loro, aiutando gli altri nel trovare un donatore compatibile

Non lo faranno direttamente con la donazione visto che sono entrambi oltre i limiti anagrafici per iscriversi al registro italiano dei donatori di midollo ma cercheranno di farlo impegnandosi ancora di più con l’Admo, l’Associazione donatori midollo osseo, diventata ormai la loro seconda famiglia. Lottando per Gabry, “ho contattato le famiglie di altri pazienti nel mondo e sono arrivato agli altri medici e ho cercato di metterli in contatto fra loro” ha spiegato Cristiano al corriere della Sera che in questi mesi di ricerca di potenziali donatori tra i registri nazionali ha scoperto che devono essere rinfoltiti visto che in Italia ci sono 435mila donatori che, secondo la percentuale di compatibilità, possono soddisfare sì e no quattro malati. In Germania il 10% della popolazione è iscritta nel registro, ossia 8 milioni di persone”.

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