Il piano di Renzi per il dopo Expo: “Un centro mondiale per la ricerca medica”
Tra trovate a effetto e bilanci dell'attività di governo, martedì pomeriggio il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha presentato a Milano il piano per il futuro dell'area Expo: "La proposta sulla quale il governo è pronto a mettere i soldi è un centro a livello mondiale che affronti il tema della genomica e big data applicati a cancro, neurodegenerazione, nutrizione, cibo e sostenibilità". Renzi ha precisato anche le cifre in campo: 150 milioni di euro all'anno per 10 anni, che dovrebbero essere erogati dalla Cassa depositi e prestiti. Il governo è pronto "già a partire dal Consiglio dei ministri di venerdì a metterci risorse ed energia", ha sottolineato Renzi. Il centro di ricerca secondo Renzi costituirà quella "scintilla" necessaria per far diventare l'area Expo un centro di eccellenza a livello mondiale nel campo della ricerca, attraendo scienziati da tutto il pianeta.
Nel centro lavoreranno 1.600 ricercatori
Il progetto, anticipato già negli scorsi giorni, si chiama Italia 2040 ed è stato ideato dall'Istituto italiano di tecnologia di Genova guidato da Roberto Cingolani, presente martedì nell'audiorium del Piccolo teatro di via Rovello e ringraziato dal premier per il suo apporto. Renzi ha spiegato che Italia 2040 "può portare 1.600 persone a lavorare", e ha poi chiarito un punto importante: "Il progetto è totalmente sinergico alle Università, che devono popolare di giovani e ricercatori e attrarre aziende nazionali e internazionali". Si tratta di un punto importante: il piano del governo va infatti ad aggiungersi a quelli già in campo da parte di Assolombarda e università: una cittadella tecnologica e un campus universitario.
Lo spazio "politico e fisico" c'è: Italia 2040 occuperà infatti solo 70mila metri quadrati sui 110 ettari del sito che ospitato i padiglioni. Per Renzi si tratta di "un'impresa ambiziosa e sorprendente. Solitamente i governi pensano al giorno dopo giorno. Provate a immaginare non dove sarete voi nel 2040, ma dove eravate voi 25 anni fa", ha detto il premier, che ha persino tirato fuori dal suo leggìo alcuni oggetti tecnologici del passato (un vecchio cellulare, un walkman) per dare maggiore forza al suo concetto.
"L'Italia deve tornare a essere facile e bella, non può limitarsi a essere una fiera, evento singolo. Proponiamo un grande disegno organico – ha detto Renzi – abbiamo voglia di dare una mano alle Università perché possa esserci spazio anche per loro, ma quello che non siamo disponibili a fare è lasciare l'area in mano ai campanili". "Milano – ha concluso Renzi -, non deve essere la locomotiva d'Italia, ma la locomotiva d'Europa".