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Il neo prefetto di Milano vieta i raduni politici nei cimiteri: salta la parata neofascista al campo X

Il neo prefetto di Milano Renato Saccone ha vietato ogni raduno di tipo politico nei cimiteri milanesi nei prossimi giorni. Dovrebbe saltare, dunque, la tradizionale parata neofascista in programma domani, 1 novembre, al Campo X del Cimitero Maggiore, dove sono sepolti i caduti della Repubblica sociale italiana. Il comitato per l’ordine e la sicurezza ha quindi accolto le richieste del sindaco e dell’Anpi: “Qualsiasi comportamento che non rientri in queste regole sarà denunciato all’autorità giudiziaria”.
A cura di Redazione Milano
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Il saluto romano di alcuni dei partecipanti alla commemorazione dei defunti della Rsi a Milano dello scorso anno (LaPresse)
Il saluto romano di alcuni dei partecipanti alla commemorazione dei defunti della Rsi a Milano dello scorso anno (LaPresse)

Il neo prefetto di Milano Renato Saccone, da poco insediatosi a Palazzo Diotti, ha vietato ogni raduno di tipo politico nei cimiteri milanesi nei prossimi giorni. Dovrebbe saltare, dunque, la parata neofascista in programma domani, 1 novembre, al Campo X del Cimitero Maggiore, dove sono sepolti i caduti della Repubblica sociale italiana. La parata era stata organizzata come gli altri anni dall'associazione Memento (legata a Lealtà e azione) e altre sigle dell'estrema destra. Il sindaco Beppe Sala e l'Anpi avevano chiesto negli scorsi giorni di vietarla, scatenando la reazione di Lealtà e azione, che aveva parlato di "deriva liberticida": "Fa riflettere il fatto che Milano abbia avuto nella sua storia un Sindaco partigiano, Aldo Aniasi, che mai si sognò di vietare ai propri ex nemici di guerra il ricordo dei propri Caduti", aveva scritto l'associazione di estrema destra in una nota. Il primo cittadino aveva però parlato di "Un gesto che non possiamo accettare", concludendo: "Milano è e sempre sarà una città antifascista"

Il comitato per l'ordine e la sicurezza, coordinato dal neo prefetto Saccone, ha accolto le richieste del sindaco e dell'Anpi, ritenendo che "nessuna manifestazione di carattere politico possa svolgersi nei cimiteri cittadini" in questi giorni dedicati alla commemorazione dei defunti: "Si tratta di un momento intimo e profondo", ha precisato il comitato, ritenendo che nulla debba turbarlo. Il prefetto ha poi spiegato: "Il questore prenderà i provvedimenti conseguenti e qualsiasi comportamento che non rientri in queste regole sarà denunciato all'autorità giudiziaria". Non è chiaro adesso se la parata si terrà lo stesso, anche se in forma non ufficiale. Nel comunicato diramato giorni fa da Lealtà e azione era scritto: "Quanto alle modalità di ricordo dei Caduti, sarà la magistratura a giudicare se esse siano lecite o meno, non certo l'Anpi e Sala. Ci basti ricordare che in più di un'occasione è stata riconosciuta la liceità del rito militare del Presente (durante il quale nelle precedenti occasioni non erano mancate le braccia tese per il saluto fascista, ndr) nella commemorazione dei defunti".

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