Il mistero dello scheletro umano impiccato a un traliccio elettrico a Milano: vicino ai resti una Bibbia
Nessun documento, nessun segno identificativo. E l'impossibilità anche di capire se si tratti di un uomo e di una donna. Ma alcuni elementi potrebbero aiutare gli investigatori a risolvere il giallo legato alla scoperta di uno scheletro umano, ritrovato domenica scorsa in un campo alla periferia sud di Milano, in via Campazzino, tra i quartieri Vigentino e Chiesa Rossa. Lo scheletro è stato trovato impiccato a un traliccio dell'energia elettrica. Probabilmente era lì da diversi mesi, forse addirittura da gennaio. Un'immagine decisamente macabra, che alcuni ragazzi di un'associazione si sono trovati di fronte domenica mattina. I giovani hanno subito avvisato la polizia, ma gli agenti si sono trovati di fronte un vero e proprio mistero: difficile, al momento, dare un'identità alla persona a cui appartengono i resti. Due elementi però potrebbero aiutarli: nella tasca di un vecchio cappotto che era vicino al corpo (non è stato specificato se era addosso allo scheletro) sarebbe stata ritrovata una Bibbia in romeno, mentre a tracolla dello scheletro sarebbe stato trovato un borsello. La polizia adesso sta meditando se diffondere le immagini di questi due oggetti, nella speranza che qualcuno li riconosca e possa dire a chi appartenevano. Al momento, comunque, l'ipotesi degli investigatori resta sempre quella fatta subito dopo il ritrovamento delle ossa: e cioè che la persona a cui appartenevano si sia suicidata, senza che nessuno per mesi se ne sia accorto.