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Il governo impugna la legge regionale anti-moschee: è incostituzionale

Come già anticipato negli scorsi giorni, il governo ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la legge regionale lombarda sui nuovi luoghi di culto approvata dal Pirellone a fine gennaio, e definita dalle opposizioni “anti-moschee”. Duro Maroni: “È solo ritorsione ma non ci intimidisce”. Soddisfazione nel centrosinistra.
A cura di Francesco Loiacono
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Come già preannunciato, il governo ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la legge sui nuovi luoghi di culto approvata a fine gennaio dalla Regione Lombardia. Una legge già definita "anti-moschee" dall'opposizione di centrosinistra al Pirellone e che era stata approvata con il solo sostegno della maggioranza. Il provvedimento legislativo, che introduceva vincoli molto stringenti per l'edificazione di nuovi edifici di culto in Lombardia – e contrastava con alcune iniziative dei Comuni, come il bando licenziato dal Comune di Milano – durante il suo iter aveva già fatto discutere per alcuni contenuti che si riteneva potessero ledere i principi inseriti nella Costituzione. Rilievi che il governo del premier Matteo Renzi ha fatto propri, portando la legge davanti alla Consulta.

Maroni: "È solo ritorsione ma non ci intimidisce"

La decisione del governo ha suscitato, come prevedibile, numerose reazioni. Il governatore della Lombardia Roberto Maroni si è scagliato contro il premier: "Renzi ormai impugna ogni legge di Regione Lombardia, che si tratti di moschee, di sanità o di nutrie. È solo ritorsione ma non ci intimidisce" ha detto via Twitter. Il segretario del Carroccio Matteo Salvini ha invece incluso nelle sue invettive anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "Il governo ha impugnato la legge regionale lombarda che regolamenta i nuovi luoghi di culto, in particolare le moschee. Renzi e Alfano, ecco i nuovi Imam!", ha scritto sulla sua pagina Facebook.

Majorino: "Bravo Renzi"

Di segno diverso le reazioni a sinistra: "L‘impugnativa era più che prevedibile – ha detto il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri, perché – legiferare in modo ideologico e populista non può che portare a questi risultati". Mentre Lucia Castellano ha aggiunto: "Questo atto chiarisce ulteriormente gli evidenti profili di incostituzionalità di un testo che è stato pensato per impedire la realizzazione di moschee e che, nella miopia di Maroni e della sua maggioranza, per raggiungere l'obiettivo lede di fatto i diritti di tutte le confessioni violando il principio della libertà religiosa". Sulla questione è intervenuto anche l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, che sulla questione delle moschee aveva condotto una forte polemica con la Regione per gli evidenti contrasti tra la legge regionale e il bando per i luoghi di culto promosso da Palazzo Marino: "Bravo Renzi, è una scelta di civiltà nel nome del diritto di culto per tutti".

Dal Pirellone, comunque, al di là delle reazioni, si prepara la contromossa: "Ce lo aspettavamo, non è nulla di nuovo – ha annunciato il capogruppo della Lega Nord Massimiliano Romeo -: la Regione presenterà le sue controdeduzioni. Noi siamo tranquilli abbiamo seguito tutti i crismi per fare questa legge".

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