Il governo impugna la legge regionale anti-moschee: è incostituzionale
Come già preannunciato, il governo ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la legge sui nuovi luoghi di culto approvata a fine gennaio dalla Regione Lombardia. Una legge già definita "anti-moschee" dall'opposizione di centrosinistra al Pirellone e che era stata approvata con il solo sostegno della maggioranza. Il provvedimento legislativo, che introduceva vincoli molto stringenti per l'edificazione di nuovi edifici di culto in Lombardia – e contrastava con alcune iniziative dei Comuni, come il bando licenziato dal Comune di Milano – durante il suo iter aveva già fatto discutere per alcuni contenuti che si riteneva potessero ledere i principi inseriti nella Costituzione. Rilievi che il governo del premier Matteo Renzi ha fatto propri, portando la legge davanti alla Consulta.
Maroni: "È solo ritorsione ma non ci intimidisce"
La decisione del governo ha suscitato, come prevedibile, numerose reazioni. Il governatore della Lombardia Roberto Maroni si è scagliato contro il premier: "Renzi ormai impugna ogni legge di Regione Lombardia, che si tratti di moschee, di sanità o di nutrie. È solo ritorsione ma non ci intimidisce" ha detto via Twitter. Il segretario del Carroccio Matteo Salvini ha invece incluso nelle sue invettive anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "Il governo ha impugnato la legge regionale lombarda che regolamenta i nuovi luoghi di culto, in particolare le moschee. Renzi e Alfano, ecco i nuovi Imam!", ha scritto sulla sua pagina Facebook.
Majorino: "Bravo Renzi"
Di segno diverso le reazioni a sinistra: "L
Dal Pirellone, comunque, al di là delle reazioni, si prepara la contromossa: