“Il gender va fermato”: polemiche per il convegno della Lega al Pirellone
Il titolo del convegno in programma mercoledì 30 settembre al Pirellone non lascia dubbi: "Il gender va fermato". E poco importa che la presunta "ideologia gender" non esista, se non nella testa di chi sembra ostinato a combatterla. Come il gruppo Lega Nord in Regione Lombardia, che ha organizzato l'incontro che si terrà alle 17 nella sala Gonfalone del palazzo di via Fabio Filzi. Durante l'iniziativa, che secondo l'opposizione ha una carattere decisamente omofobo, verrà illustrata la mozione contro "l'insegnamento del gender nelle scuole lombarde" presentata dal Carroccio, proiettato un video e presentato il libro "Gender (D)istruzione" dell'avvocato Gianfranco Amato, presidente dell'associazione Giuristi per la vita e più volte autore di dichiarazioni omofobe in passato.
L'opposizione annuncia una mobilitazione
Parte dell'opposizione è già salita sulle barricate e preannuncia una mobilitazione per protestare contro l'autorizzazione all'utilizzo di una sala istituzionale per un convegno che si preannuncia discriminatorio nei confronti dei gay. Ma il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, si è difeso dicendo che il convegno dei singoli gruppi politici non coinvolgono l'istituzione nel complesso ed è prassi concedere loro spazi all'interno del Pirellone: "Fa parte della normale dialettica democratica".
Il 17 ottobre un altro convegno sulla famiglia naturale
L'incontro di mercoledì è comunque solo l'antipasto di quanto avverrà il 17 ottobre, sempre al Pirellone. In quell'occasione è infatti in programma un convegno sulla famiglia naturale organizzato dalla Regione, al quale parteciperà tra gli altri anche il governatore Roberto Maroni. Il convegno sta già sollevando molte polemiche: come lo scorso gennaio, infatti, anche in questo caso sulla locandina dell'evento è apparso il logo di Expo, il cui claim è parafrasato dal titolo dell'incontro: "Nutrire la famiglia per nutrire il futuro".