Il fiume Lambro si colora di verde fluo: colpa degli scarichi di un’azienda farmaceutica

Dalla serata di ieri il fiume Lambro, che attraversa diverse cittadine della Lombardia, inclusa la Brianza e la provincia di Milano, capoluogo lombardo compreso, in alcuni suoi tratti ha assunto un'insolita colorazione verde smeraldo, quasi fluo. Il fenomeno è stato notato ieri sera, attorno alle 20.30, da diversi cittadini nel territorio comunale di Cologno Monzese. Ma l'acqua color verde fluo del Lambro è arrivata questa mattina anche a Milano: i cittadini, sorpresi ma anche preoccupati, hanno fotografato il fiume colorato all'interno del parco Lambro, pubblicando le foto sui social network e interrogandosi sul perché dell'insolita colorazione. Dai primi accertamenti, effettuati ieri sera, si era giunti alla conclusione che si trattasse degli effetti dello sversamento di una sostanza nel fiume. I rilievi dei vigili del fuoco di Sesto San Giovanni, assieme alla squadra Nbcr (Nucleare batteriologica chimica radiologica) di Milano, alla protezione civile e ai carabinieri di Cologno Monzese, hanno individuato la fonte dello sversamento in uno scarico sul fiume riconducibile al depuratore della società Brianzacque, che si trova in provincia di Monza e Brianza.
La sostanza che ha colorato le acque non è tossica
La stessa società pubblica che gestisce il servizio idrico a Monza ha in giornata diramato un comunicato chiarendo le cause del fenomeno: "La mutazione cromatica delle acque è da ricondurre all’immissione anomala nelle reti del collettore fognario di fluoresceina – è scritto nella nota – A originare l’afflusso, un’industria farmaceutica locale, che produce questa sostanza, un colorante attivo, utilizzato anche per scopi medici e come tracciante delle acque sotterranee. Nonostante il forte impatto visivo, si tratta di un composto privo di tossicità". Gli effetti della fluoresceina dovrebbero scomparire nel giro di qualche ora.
Non è la prima volta che il Lambro si tinge di colori particolari: a luglio dell'anno scorso, all'altezza del comune di Merone (in provincia di Como), il fiume si era tinto di rosso. Uno dei più recenti e gravi disastri ambientali che riguarda il fiume risale però al febbraio 2010: dall'ex raffineria Lombarda Petroli vennero sversati nel fiume 2400 tonnellate di gasolio e olio combustibile. Per quella vicenda Rinaldo Tagliabue, imprenditore brianzolo, è stato condannato in Cassazione per disastro colposo a un anno e otto mesi.