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Il comico di Zelig Marco Della Noce costretto a dormire in auto dopo la separazione

Il famoso comico di Zelig Marco Della Noce sta attraversando una grave situazione economica e personale. Dopo la separazione dalla moglie e lo sfratto dalla sua abitazione di Lissone, gli è stata pignorata la partita Iva per pagare gli alimenti ai figli. Della Noce è sprofondato nella spirale della depressione: in attesa dell’aiuto dei servizi sociali è stato costretto a dormire per strada in auto.
A cura di Francesco Loiacono
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Marco Della Noce (LaPresse)
Marco Della Noce (LaPresse)

"Mai avrei pensato che dopo trentacinque anni trascorsi a fare ridere la gente mi sarei trovato a piangere per una situazione veramente difficile che non auguro a nessuno". Questo lo sfogo che il cabarettista Marco Della Noce, 59 anni, ha affidato alle colonne del quotidiano "Il Giorno". Il famoso comico di Zelig, che ha fatto ridere milioni di persone con il personaggio di Oriano Ferrari, improbabile capomeccanico della Rossa che era protagonista di molti sketch con "Sochmacher" (una storpiatura del cognome del grande campione della Ferrari Michael Schumacher), dopo la separazione dalla moglie e lo sfratto dalla propria abitazione di Lissone, in provincia di Monza e Brianza, si trova in una grave situazione economica, tanto da essere stato costretto anche a dormire nella propria auto.

La moglie ha chiesto il pignoramento della sua partita Iva

Senza entrare più di tanto nelle questioni personali, il problema più grave che attanaglia il comico è il pignoramento della partita Iva chiesto dalla moglie per pagare gli alimenti ai figli della coppia. Un provvedimento che è stato un duro colpo per la carriera professionale del cabarettista, il cui ultimo impegno è stato prestare la propria voce per uno dei personaggi del cartone animato "Cars 3". Al quotidiano "Il Giorno", l'artista ha confidato:

"Stavo girando una scena con Massimo Boldi quando mi comunicarono dell’avvenuto pignoramento. Un fulmine a ciel sereno. Un provvedimento che ha avuto conseguenze tanto che ha quasi azzerato la mia visibilità professionale. Le televisioni e le agenzie mi hanno chiuso la porta in faccia così come molti colleghi hanno preferito ignorarmi. Fortunatamente qualcuno mi è rimasto vicino. I giudici mi hanno segato il futuro lavorativo. Non potendo lavorare non posso neppure fare fronte alle richieste di mia moglie alla quale avevo chiesto anche di rivedere il mantenimento visto le condizioni in cui mi trovavo. Ai giudici ho presentato un ricorso di cui attendo ancora il responso".

Il comico è sprofondato nel baratro della depressione

Della Noce, nato nel 1958 a Milano e con una lunga carriera da comico, cabarettista e scrittore alle spalle, è adesso sprofondato nel baratro della depressione ed è in cura presso l'ospedale di Niguarda. In attesa che i servizi sociali comunali gli possano trovare una sistemazione, ad aiutarlo, pagandogli una notte in albergo, sono stati i titolari e alcuni clienti del bar Real di Lissone. Ma il vero aiuto viene dal pensiero dei suoi figli: "Fortunatamente ci sono i miei tre figli ai quali voglio un bene dell’anima. Sono loro la vera forza che mi fa andare avanti".

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