Il cibo da strada invade Milano: 50 camioncini ecologici per le vie della città
La moda dello "street food", il cibo da strada tipico delle diverse regioni italiane, imperversa già da tempo a Milano. Adesso, però, con Expo 2015, lo street food lancia una vera e propria offensiva ai palati di tutti i milanesi e turisti. Per le strade del centro ci saranno infatti 50 mezzi a basso impatto ambientale, che consentiranno a milanesi e turisti di scoprire le più autentiche e gustose ricette dello street food italiano e internazionale: dai salumi del mantovano alla raspadura lodigiana, passando dalla liquirizia calabra sino ai cannoli siciliani. E ancora specialità tipiche napoletane, panini, focacce, mozzarella di bufala. I 50 mezzi sono suddivisi tra 35 operatori. Sono tutti camioncini ecologici: tricicli o quadricicli con trazione a pedali o assistita e cinque mezzi con motore elettrico.
"Grazie a questo progetto portiamo le tematiche proposte da Expo 2015 al centro del commercio itinerante, perché il cibo è sempre cultura e valorizzazione del territorio – spiega l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso, che ha presentato l'iniziativa -. Oggi lo street food rappresenta una modalità di commercio ampiamente diffusa nelle capitali europee e mondiali. Come amministrazione vogliamo non solo favorire la scoperta dei gusti e dei sapori del mondo e della nostra tradizione, ma coniugare tutto questo con l’utilizzo di mezzi sempre più ecologici e innovativi".
Cinquanta mezzi itineranti per la città
Tutti i mezzi utilizzati presentano un’univoca veste grafica riconducibile all’assegnatario e hanno una dimensione massima di 3,60 metri di lunghezza per 1,70 metri di larghezza. I veicoli sono veri e propri punti vendita e di somministrazione itineranti per tutta la città, salvo in alcune strade e piazze che, per il contesto urbano/monumentale, rimangono escluse come l’asse commerciale piazza San Babila/Castello, piazza Santa Maria delle Grazie e San Siro. Dei 50 mezzi, 11 proporranno prodotti di gelateria e pasticceria, 10 spremute, frullati e yogurt, 23 panini e focacce con prodotti Dop, 4 prodotti di friggitoria e 2 mozzarella di bufala. Trattandosi di commercio in forma itinerante, non è previsto per gli operatori il pagamento di alcun canone di occupazione suolo pubblico né la richiesta di occupazione dello stesso.