Igor, morto a 14 anni per il Blackout Game. Mattarella: “Non si può morire per un gioco”
"Non è accettabile che un ragazzo di 14 anni muoia in conseguenza di un'emulazione in un gioco perverso in chat". Con queste parole, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è espresso sulla morte di Igor Maj, il 14enne trovato cadavere dai genitori nella sua stanza di Milano, probabilmente deceduto a causa della cosiddetta "blackout challenge". Il presidente Mattarella è intervenuto oggi, lunedì 17 settembre, a Portoferraio, sull'Isola d'Elba – nella provincia di Livorno – per l'inaugurazione dell'anno scolastico 2018/2019, parlando a oltre mille studenti.
"Gli strumenti digitali possono amplificare violenze e soprusi, anche in modo drammatico. Ma possono anche aiutarci a combatterli. Sono vicino al profondo dolore della famiglia del giovane Igor Maj per questa morte assurda e crudele. Dobbiamo chiederci che cosa va fatto per evitare tragedie di questo genere. Le fragilità dei nostri giovani devono poter essere accompagnate e sostenute, poste al riparo da insidie gravi, talvolta mortali, veicolate sulla rete. Le famiglie non possono essere lasciate sole in questa opera. La scuola può far molto per aiutarli" ha concluso il capo dello Stato.
La morte di Igor Maj
Igor Maj, 14enne appassionati di arrampicate, viene trovato morto nella sua camera, nell'abitazione di famiglia a Milano, dai suoi genitori lo scorso 6 settembre, anche se la notizia viene diffusa soltanto pochi giorni fa. Secondo la famiglia, Igor sarebbe morto a causa della "blackout challenge", o "blackout game" – anche se è improprio utilizzare il termine gioco – una pratica (già diffusa da anni negli Stati Uniti, ad esempio) che gira sul web e che consiste nell'autosoffocamento fino a perdere i sensi: Igor non sarebbe riuscito a fermarsi in tempo, trovando così la morte.