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I vicini l’accusano di essere una prostituta, 52enne tenta il suicidio a Monza: salvata

Una donna italiana di 52 anni ha tentato il suicidio a Monza, chiudendosi nel suo caravan e lasciando il gas aperto. Provvidenziale l’intervento della polizia. Secondo quanto la 52enne ha raccontato agli agenti, i residenti della zona l’accusavano ingiustamente da mesi di essere una prostituta.
A cura di Francesco Loiacono
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Non ha retto alle accuse e alle insinuazioni che andavano avanti ormai da mesi nei suoi confronti e ha deciso di farla finita. Una donna di 52 anni, residente a Monza, ha cercato di suicidarsi chiudendosi all'interno del caravan in cui abita e aprendo il gas. Per sua fortuna l'intervento della polizia è stato provvidenziale: i poliziotti hanno sfondato la porta del caravan, che era stata sigillata per non consentire al gas di uscire, e hanno salvato la donna, che si trova adesso ricoverata per accertamenti all'ospedale San Gerardo di Monza.

La donna si era chiusa nel sua camper e aveva lasciato il gas aperto

Secondo quanto raccontato dalla donna ai poliziotti, all'origine del suo gesto ci sarebbero le accuse da parte di alcuni residenti della zona, che credevano che la 52enne fosse una prostituta. Non era vero: ma le pressioni psicologiche da parte dei vicini della 52enne andavano avanti ormai da mesi. Le accuse e le false voci che circolavano sul conto della 52enne l'avrebbero spinta in un tale stato di prostrazione da non farle vedere altra soluzione se non quella del suicidio. La 52enne, di nazionalità italiana, ha così deciso di togliersi la vita, architettando il suicidio con cura: fortunatamente l'intervento in extremis degli agenti della polizia di Stato di Monza ha evitato il peggio.

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