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I genitori separati sono i “nuovi poveri”: dalla Regione Lombardia misure per aiutarli

La Regione Lombardia ha annunciato misure per complessivi 4,6 milioni di euro a sostegno dei genitori separati, che come affermato dal governatore Attilio Fontana “rischiano di entrare nella categoria dei nuovi poveri”. In Lombardia si stima che siano un milione le famiglie separate e con almeno un figlio. Il Pirellone ha annunciato contributi per l’affitto e la riqualificazione di immobili. Critico il Movimento 5 stelle: “Per il sostegno dei genitori separati sono necessarie misure strutturali e non spot o spiccioli”.
A cura di Francesco Loiacono
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"I genitori separati rischiano di entrare nella categoria dei nuovi poveri". A dirlo è stato il governatore della Lombardia Attilio Fontana, commentando le nuove misure di sostegno abitativo rivolte proprio ai coniugi separati o divorziati con figli minorenni. I numeri, in Lombardia, sono preoccupanti: secondo i dati più recenti disponibili sul sito dell'Istat nel 2015 ci sono state 14.979 separazioni e 15.717 divorzi. Le stime parlano di quasi un milione di famiglie separate, il 60 per cento delle quali con almeno un figlio. E a Milano la situazione è ancora più fosca: si stima che ci siano quasi 50mila padri separati che vivono in situazione di difficoltà economica.

Il tema dei padri separati in difficoltà (nella maggior parte dei casi sono loro a dover abbandonare la casa coniugale dopo un divorzio) è un cavallo di battaglia della Lega di Matteo Salvini, ed era inevitabile dunque che la giunta leghista di Fontana lo affrontasse. Gli interventi presentati al Pirellone prevedono sia l'erogazione di contributi per l'affitto, pari fino al 30 per cento del canone annuo, sia contributi per la riqualificazione di immobili, fino al 90 per cento della spesa. Il bando per l'affitto, a cui si potrà accedere online a partire dal 5 giugno, è però riservato a genitori separati o divorziati, con figli minori anche adottati, che siano residenti in Lombardia da cinque anni, abbiano un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) uguale o inferiore a 20mila euro annui e siano intestatari di un regolare contratto di locazione. Non sono mancate però critiche alle misure presentate dalla Regione, finanziate complessivamente con 4,6 milioni di euro: "Per il sostegno dei genitori separati sono necessarie misure strutturali e non spot o spiccioli messi a disposizione dalla Regione Lombardia – ha detto la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Monica Forte – La Giunta si è limitata a rivedere i criteri di assegnazione di risorse già impegnate. Al contrario, è necessario lavorare seriamente sull’esclusione. Negli ultimi anni si sta creando un divario preoccupante tra il genitore a cui viene affidato il figlio, che nella maggior parte dei casi è la madre, a cui rimane la casa coniugale, e il coniuge che deve lasciare l’abitazione e si trova impreparato ad affrontare questa situazione con tutte le conseguenze economiche, sociali e personali che ne derivano. Si deve strutturare una misura diretta e che abbia effetti immediati nel sostegno di queste persone in difficoltà".

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