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I genitori di Domenico Maurantonio, morto in gita a Milano: “Chi sa, parli”

I genitori di Domenico, il 19enne padovano morto mentre era in gita a Milano dopo una caduta dal quinto piano di un hotel, in un’intervista ricolgono un appello ai compagni che erano con lui quella sera: “Non è realistico che nessuno lo abbia visto. Chi sa, parli”.
A cura di Francesco Loiacono
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A dieci giorni dalla morte di Domenico Maurantonio, i genitori del ragazzo di 19 anni precipitato dal quinto piano di un hotel a Milano mentre era in gita con la sua scuola raccontano il loro dolore e la loro solitudine in un'intervista al quotidiano Repubblica. La mamma del ragazzo, Antonia Comin, insegnante, svela che prima che Domenico partisse aveva provato a convincerlo a rimanere a casa. Domenico, insieme alla sua classe – la quinta E del liceo scientifico Ippolito Nievo di Padova- era d'altronde già stato in gita quest'anno a Vienna e al campo di sterminio di Mauthausen. Ma la sua voglia di visitare l'Expo di Milano ha prevalso.

La mamma di Domenico: "Nessuna crisi con la ragazza"

Mamma Antonia smentisce poi tutte le voci riguardo una presunta crisi tra Domenico e la sua ragazza Anna, una compagna di classe che però dieci giorni fa ha preferito restare a casa: "Bugie, come quasi tutto che si è detto finora. Venerdì hanno cenato insieme, qui a casa nostra. Poi lui la ha riaccompagnata con la mia auto. Andavano d'accordo, si erano messi insieme il secondo anno di scientifico. Con lei Domenico era dolce". Nessuna crisi sentimentale, dunque, e nessun motivo che possa far pensare che Domenico si sia suicidato: un'ipotesi che, seppur poco probabile, resta in piedi nell'indagine sulla morte del ragazzo. Indagine che si potrà avvalere di un super consulente che ha lavorato anche sul delitto di Garlasco, ma sui cui sviluppi Antonia afferma: "Delle indagini non sappiamo nulla. Siamo stati costretti a una penosa trafila: ogni mattina abbiamo appreso notizie che a sera erano smentite. Io e mio marito abbiamo alcune certezze, ma a suggerircele è solo la conoscenza di Domenico". Tra queste certezze, una fondamentale: "Domenico non beveva".

Bruno Maurantonio: "Chi sa, parli"

Sulla dinamica della caduta fatale per il loro figlio, i genitori sono convinti che non si sia trattato di un semplice incidente. Scartata anche l'ipotesi di una caduta accidentale dopo un malore, per via dell'altezza della finestra – a un metro e dieci da terra – e della larghezza del davanzale, circa 40 centimetri, ai genitori non resta che rivolgere un appello a chi era con Domenico la notte tra sabato e domenica: "Se Domenico avesse visto qualcuno morire, lo avrebbe detto. Non è realistico che nessuno lo abbia visto, fra quando ha lasciato la stanza a quando è stato ritrovato cadavere. Chi sa, parli", dice il padre Bruno.

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