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Guerriglia al corteo No Expo: condannati tre antagonisti

Tre dei cinque No Expo arrestati per gli scontri dello scorso primo maggio a Milano hanno patteggiato pene fino a un anno e dieci mesi di reclusione. Due sono ancora in attesa del processo.
A cura di Francesco Loiacono
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Arrivano le prime condanne per le devastazioni che seguirono il corteo No Expo dello scorso primo maggio a Milano. Tre delle cinque persone arrestate in flagranza di reato hanno patteggiato pene fino a un anno e 10 mesi di reclusione. Tutti e cinque erano accusati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall'uso di oggetti atti ad offendere e dal numero di persone, perché secondo l'accusa avevano lanciato bottiglie e un grosso masso di cemento contro le forze dell'ordine. Accuse che gli arrestati hanno sempre respinto, sostenendo in alcuni caso di essere stati vittime di scambi di persona.

No Expo, pene fino a un anno e dieci mesi per gli scontri del primo maggio

La richiesta di patteggiamento da parte degli imputati è stata accolta dal pubblico ministero Piero Basilone e ratificata dal giudice per l'udienza preliminare Roberta Nunnari. Le pene più alte, di un anno e 10 mesi, riguardano Anita Garola, 33 anni, e Davide Pasquale, 32enne di Tortona. A quest'ultimo la pena è stata sospesa in via condizionale perché incensurato. Ha invece patteggiato un anno e 2 mesi di reclusione Heidi Panzetta, 42enne di origine tedesca. Gli altri due procedimenti sono ancora in corso o in fase di fissazione dell'udienza.

Il 14 ottobre si svolgerà invece l'udienza preliminare per il 28enne M.V., arrestato lo scorso 19 maggio scorsoo con l'accusa di aver aggredito a colpi di bastone, sempre durante gli scontri dello scorso primo maggio, il vicequestore Antonio D'Urso.

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