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Giungla di divieti per i possessori di auto diesel in Lombardia: tutti gli stop previsti

Raffica di divieti in arrivo per i possessori di auto inquinanti in Lombardia. Tra Regione e Comune di Milano sono diverse le misure che scatteranno a breve per ridurre lo smog. Si parte a ottobre col “Piano aria” della Regione. A gennaio 2019 scatterà invece “Area B”, nuova zona a traffico limitato attiva su gran parte del territorio di Milano, dove resta sempre in vigore anche Area C. Ecco come districarsi tra divieti e multe.
A cura di Francesco Loiacono
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In Lombardia per i possessori delle auto più inquinanti, nello specifico diesel non di ultimissima generazione, sarà un autunno decisamente difficile. Tra Regione e Comune di Milano sono diversi, infatti, i piani messi a punto per ridurre la circolazione delle vetture più inquinanti al fine di contrastare lo smog. I due più recenti provvedimenti sono il piano aria del Pirellone (qui i dettagli) e l'Area B di Palazzo Marino. Misure che si aggiungono all'Area C attiva ormai da anni (dal 2012) nel centro di Milano. Se gli automobilisti milanesi (e non) sembrano aver ormai digerito il pedaggio per accedere al centro del capoluogo lombardo (quale difatti è Area C), che quest'anno rimarrà attivo tutto agosto, tranne Ferragosto, le novità che saranno introdotte a partire da ottobre rischiano di complicare la vita e attaccare il portafogli degli automobilisti.

Diversi i divieti previsti. Si parte il primo ottobre col Piano aria di Regione Lombardia. La misura prevede il blocco dei veicoli più inquinanti in 570 comuni della Lombardia fino a fine marzo, nel periodo più problematico sul fronte dell'inquinamento ambientale. Non è in sé una novità, ma lo è l'estensione del divieto di circolazione alle vetture diesel Euro 3. Il divieto sarà in vigore dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30: la sanzione per i trasgressori è quantificata in 150 euro. Per il futuro sono già state annunciate restrizioni anche alle vetture diesel più recenti: le auto Euro 4 alimentate a gasolio saranno interessate dal blocco a partire dal 2020, mentre le diesel Euro 5 saranno libere di circolare fino al 2025.

Se quanto scritto si applica ai 570 comuni lombardi di fascia 1 e 2 che rientrano nel "piano aria", la situazione si complica decisamente per gli automobilisti milanesi. In città, come già anticipato, il 21 gennaio del 2019 entrerà in vigore l'Area B: si tratta di una zona a traffico limitato che coinvolge la quasi totalità del territorio comunale (72 per cento) e che vieta la circolazione alle auto più inquinanti. A differenza del "piano aria" sarà permanente, e per di più diventerà sempre più stringente in tempi diversi da quelli del Pirellone. Inizialmente il divieto di circolazione (in vigore sempre dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30) riguarderà i veicoli Euro 0 alimentati a benzina e gli Euro 0, 1, 2 e 3 alimentati a Diesel. Dall'1 ottobre 2019 (quindi alcuni mesi prima rispetto alla Regione) il divieto sarà esteso anche ai diesel Euro 4, mentre dal 2022 sarà vietata la circolazione anche alle vetture Euro 5 alimentate a gasolio. L'accesso ad Area B avverrà da varchi controllati da telecamere: all'inizio saranno pochi quelli presidiati dagli occhi elettronici, che però progressivamente arriveranno a controllare tutti i 185 varchi. Dopo un iniziale periodo di "tolleranza", in cui gli automobilisti riceveranno avvisi e informazioni quando entreranno nella ztl, scatteranno le sanzioni, pari a 80 euro. Ma se i trasgressori saranno sorpresi a circolare su un veicolo "proibito" dai vigili, nel periodo di applicazione del piano aria, rischiano di dover pagare la sanzione regionale, pari a quasi il doppio.

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