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Giovane alpinista precipita per 200 metri e muore: Brescia piange Francesco Cancarini

Brescia piange Francesco Cancarini: è lui il giovane alpinista morto ieri sul Passo del Tonale. Francesco aveva 28 anni, era un grande appassionato della montagna e stava per diventare guida alpina. Ieri è precipitato per circa 200 metri mentre stava salendo lungo una parete di roccia assieme ad altri alpinisti su una via aperta di recente vicino al passo Paradiso: per il ragazzo non c’è stato niente da fare.
A cura di Francesco Loiacono
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Francesco Cancarini (Facebook)
Francesco Cancarini (Facebook)

Si chiamava Francesco Cancarini e aveva 28 anni il giovane alpinista morto ieri sul Passo del Tonale, nel territorio comunale di Ponte di Legno, in provincia di Brescia. Francesco, esperto scalatore e aspirante guida alpina, è precipitato per circa 200 metri mentre stava salendo lungo una parete di roccia assieme ad altri alpinisti su una via aperta di recente sopra al passo Paradiso. Il ragazzo avrebbe perso ogni appiglio e sarebbe precipitato davanti agli occhi di altri alpinisti che lo hanno visto cadere senza poter fare altro che chiamare i soccorsi. Le squadre del soccorso alpino hanno individuato il corpo del giovane, ma per Francesco non c'era più niente da fare: è morto sul colpo per le ferite riportate nella caduta. Sulla vicenda indaga la procura di Brescia: sulla salma del giovane sarà disposta l'autopsia per capire se il ragazzo abbia avuto un malore o se la sua morte sia imputabile solo a un tragico incidente.

Il cordoglio su Facebook

In attesa dell'autopsia e dei successivi funerali, in tanti hanno voluto ricordare Francesco sui social network. Il ragazzo è stato tradito dalla sua grande passione: amava la montagna fin da bambino ed era in procinto di diventare una guida alpina, dopo aver frequentato gli appositi corsi. Viveva a Gardone Valtrompia anche se era originario di Brescia: lascia i genitori Federico e Monica, quest'ultima consigliere comunale bresciana per il Pd, e il fratello Lodovico. Per un tragico caso del destino, anche il nonno di Francesco era rimasto vittima di un incidente in montagna. "Ciao Francesco, quale tragico e crudele destino ti ha strappato a un futuro così luminoso? – si chiede uno dei suoi passati datori di lavoro su Facebook – Ricordo come se fosse ieri quando non stavi nella pelle per fare una salita in montagna e non avevi il coraggio di chiedermi il permesso per una giornata libera.. e io che sapevo benissimo cosa voleva dire ti anticipava sempre. Grande lavoratore! Generoso, semplice e dal cuore d'oro!!". Un altro ricorda le "belle giornate trascorse insieme ai corsi guida. Eri un bravo ragazzo e ti stimavo molto".

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