Gilet arancioni in piazza anche a Bergamo, Gori: “Manifestazione oltraggiosa e irresponsabile”
Non solo Milano. Anche Bergamo ha avuto occasione di conoscere i cosiddetti "gilet arancioni", che ieri, sabato 30 maggio, si sono riversati in massa all'ombra della Madonnina, senza mascherine e senza distanziamento, per protestare contro il governo chiedendo un ritorno alla "lira italica". Le immagini che hanno indignato i cittadini di Milano, compreso il sindaco Beppe Sala, e quelli d'Italia, si sono replicate nel pomeriggio a Bergamo, dove una rappresentanza del movimento, guidata dallo stesso individuo che faceva proclami in piazza Duomo, si è accalcata nelle strade.
Gori: Sono degli sciamannati, identificati
Anche nelle città orobica, però, come è normale che sia, i manifestanti, sprovvisti di dispositivi di protezione individuale e non curanti del distanziamento minimo di almeno un metro tra le persone, hanno trovato la ferma opposizione del sindaco della città, Giorgio Gori, che su Twitter ha commentato: "Se c’è un posto dove una manifestazione di negazionisti irresponsabili – i sedicenti “gilet arancioni”- risulta oltraggiosa e insopportabile è Bergamo". A differenza di Milano, dove erano a centinaia, a Bergamo, scrive Gori, "erano poche decine di sciamannati, ma erano sempre troppi". Il sindaco della città orobica ha poi aggiornato la popolazione bergamasca in un successivo tweet in cui rivela che "era presente la Digos e diverse persone senza mascherina sono state identificate".
A Milano in centinaia in piazza Duomo
A Milano la situazione è parsa ingestibile. I manifestanti hanno occupato piazza Duomo senza che alcun esponente delle forze dell'ordine cercasse di arginare la marea di persone che protestavano. Anche il sindaco di Milano Beppe Sala si è detto indignato, invitando la questura a denunciare gli organizzatori. Molti, però, specie sui social, si sono chiesti come fosse possibile che la piazza centrale del capoluogo lombardo potesse essere invasa da individui che non indossavano nemmeno la mascherina senza l'intervento delle autorità.