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Tifoso dell'Inter morto dopo la partita con il Napoli

Già scarcerati due dei cinque ultras condannati per gli scontri prima di Inter-Napoli

Sono stati condannati soltanto una manciata di ore fa i cinque ultras ritenuti responsabili degli scontri prima della partita Inter-Napoli che si è tenuta a Milano lo scorso 26 dicembre. Eppure, per Marco Piovella è stato disposto l’obbligo di dimora, mentre per Nino Ciccarelli sono stati disposti gli arresti domiciliari.
A cura di Valerio Papadia
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Soltanto una manciata di ore fa il gip del Tribunale di Milano ha condannato cinque dei sei ultras che, lo scorso 26 dicembre, hanno dato vita agli scontri tra tifoserie in via Novara, poco distante dallo stadio Meazza, prima della partita Inter-Napoli, al seguito dei quali è morto Daniele Belardinelli, 39 anni, ultras del Varese. Eppure due di loro sono già stati scarcerati: si tratta di Marco Piovella, detto "il rosso", ritenuto capo dei Boys, condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione, per il quale è stato disposto l'obbligo di dimora e Nico Ciccarelli, capo dei Vikings, condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione (la pena più dura), per il quale sono stati disposti invece gli arresti domiciliari.

Tre anni di reclusione, invece, la pena inflitta all'ultrà del Varese Alessandro Martinoli, mentre gli ultras dell'Inter Francesco Baj e Simone Tira sono stati condannati entrambi a due anni e sei mesi di reclusione. Il sesto tifoso a processo con il rito abbreviato, Luca Da Ros, è stato l'unico ad essere subito scarcerato: l'ultrà ha patteggiato una condanna a 1 anno e dieci mesi in quanto è stato l'unico ad aver collaborato nelle indagini.

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