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Gallarate, seconda giornata di sgombero al campo sinti: ruspe in azione. Kyenge: “Ingiusto”

Proseguono anche oggi le operazioni di sgombero del campo sinti di Gallarate che ospita una ventina di famiglie. Ruspe in azione per rimuovere le strutture presenti: molte sono case mobili e roulotte, spostate con la collaborazione degli abitanti del campo, tutti cittadini italiani residenti a Gallarate. L’ex ministra Kyenge: “Sgombero che sa di ingiusto, a Gallarate si stanno attuando decisioni e azioni discriminatorie nei confronti dei più deboli, nel tentativo di esasperare ancora di più il clima sociale”.
A cura di Francesco Loiacono
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Una ruspa in azione al campo sinti di Gallarate (Foto dal profilo Facebook di Cecile Kyenge)
Una ruspa in azione al campo sinti di Gallarate (Foto dal profilo Facebook di Cecile Kyenge)

Seconda giornata di sgombero nel campo sinti di via Lazzaretto a Gallarate, in provincia di Varese. Anche oggi le ruspe sono entrate in azione nell'area comunale che ospita una ventina di famiglie di sinti con cittadinanza italiana e residenza a Gallarate. Come nella giornata di ieri, anche stamattina secondo quanto riporta il quotidiano locale "Varesenews" la situazione è tranquilla: i minori in età scolare residenti nel campo sono stati portati a scuola, mentre gli adulti presenti stanno smontando sotto lo sguardo delle forze dell'ordine presenti alcuni dei manufatti e collaborando alla rimozione delle molte strutture amovibili presenti nel campo: per lo più infatti le "villette" abusive sono in realtà case mobili e roulotte.

Kyenge: Uno sgombero che sa di ingiusto

Ieri il sindaco leghista di Gallarate, Andrea Cassani, aveva rispolverato lo slogan caro a Matteo Salvini: "Adesso la pacchia è finita". Cassani ha giustificato lo sgombero parlando di "abusi edilizi conclamati, dal 2011 una sentenza del tribunale ha sancito lo sfratto di queste persone che sono lì illegalmente dal 2009". Al primo cittadino ha però risposto l'ex ministro per l'Integrazione e attuale europarlamentare Cecile Kyenge: "Non è vero che il campo è abusivo – ha scritto la Kyenge su Facebook, in un post ripreso dallo stesso Cassani – Le ingiunzioni riguardano pochi casi isolati relativi a ‘manufatti di uso comune', non certo l’intero campo. Fatto sta che quelle ingiunzioni si sono trasformate da particolari a totali, e ora il campo rischia la demolizione". L'europarlamentare ha parlato di uno "sgombero che sa di ingiusto", sottolineando come i residenti del campo non abbiano mai causato problemi. Per la Kyenge dunque a Gallarate "si stanno attuando decisioni e azioni discriminatorie nei confronti dei più deboli, nel tentativo di esasperare ancora di più il clima sociale". Critiche al sindaco di Gallarate sono arrivate anche dal consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, che ha parlato di "bieca spettacolarizzazione": "Era stato chiesto a Cassani di aspettare la fine dell'anno scolastico per permettere la continuità educativa. Ma, evidentemente, di fronte alla necessità di visibilità, passano in secondo piano anche le esigenze dei bambini, il primo fulcro per costruire un'integrazione consapevole e rispettosa delle norme nel nostro Paese".

Da sottolineare che lo stesso sindaco Cassani ieri aveva scritto: "Mi dispiace umanamente solo per i bambini", anche se poi aveva aggiunto: "Non possono essere usati dai loro genitori per farla sempre franca. Alle famiglie il tempo per trovare alloggi in regola ai loro figli è stato concesso, se i genitori al benessere dei loro figli preferiscono altro non provino a far ricadere colpe sull’amministrazione che sta solo facendo rispettare le leggi. Leggi che sono e devono essere uguali per tutti".

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