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Furti al Grand hotel Principe di Savoia a Milano: denunciati sette dipendenti

Sette dipendenti del Grand hotel Principe di Savoia di Milano, una struttura di categoria cinque stelle lusso, sono stati denunciati per furto. Hanno rubato costosi generi alimentari, vini di pregio e anche l’argenteria dall’hotel, organizzandosi e coordinandosi tra loro tramite Whatsapp.
A cura di Francesco Loiacono
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Sono accusati di aver rubato generi alimentari, costosi alcolici e perfino l'argenteria da uno degli hotel di lusso più famosi di Milano. E ad aggravare la loro posizione c'è la circostanza che le sette persone denunciate per furto siano tutte dipendenti dell'albergo in questione, il Grand hotel Principe di Savoia, struttura di categoria cinque stelle lusso che si trova in piazza della Repubblica. Per loro, tutti cittadini italiani di età compresa tra i 35 e i 65 anni, l'accusa è di furto in concorso continuato. A quanto pare, infatti, i furti andavano avanti da diverso tempo.

I dipendenti infedeli organizzavano i furti tramite Whatsapp

Le indagini, partite lo scorso 3 ottobre, hanno permesso di accertare come i dipendenti infedeli si fossero organizzati tra di loro per compiere i furti. Si coordinavano tramite Whatsapp ed erano arrivati ad agire anche su commissione. Alcuni errori hanno però consentito agli agenti del commissariato Garibaldi-Venezia di portare alla luce i misfatti. Le date cruciali dell'inchiesta sono tre: il 3 ottobre è partita la denuncia dell'hotel, dopo che gli addetti alla sicurezza avevano notato strane sparizioni di generi alimentari e oggetti di valore. Il 5 ottobre il manager del room service (il servizio in camera) del Grand hotel, un uomo di 63 anni, è stato scoperto con lo zaino pieno di funghi, pomodori essiccati e altri alimenti di valore. La successiva perquisizione domiciliare nella sua casa di Lomazzo, in provincia di Como, ha permesso agli inquirenti di scovare altri generi alimentari e alcolici per un valore di 20mila euro, oltre a costosa argenteria con il marchio del Principe di Savoia. Il 20 ottobre, infine, sono state effettuate sei perquisizioni domiciliari, quattro nel Milanese, una nel Comasco e una nel Lodigiano, che hanno portato alla scoperta di 30 bottiglie di vino sottratte dalla cantina del Grand hotel.

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