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Frecciarossa deragliato a Lodi

Frecciarossa deragliato, uno dei passeggeri feriti: “Ho visto il treno sollevarsi di un metro”

“Era la prima volta che prendevo un treno ad alta velocità. Non me l’aspettavo per niente, ma ho visto alzarsi la carrozza davanti alla nostra di un metro buono, come se avesse inchiodato”. È la testimonianza di Federico, un 23enne della provincia di Monza, che questa mattina, giovedì 6 febbraio si trovava a bordo del treno Frecciarossa 9595 deragliato nei pressi della stazione di Lodi. “Ho visto il cadavere di uno dei due macchinisti poco lontano da un muretto – ha raccontato a Fanpage.it – è stato uno choc molto forte”.
A cura di Luca Giovannoni
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Federico Vadalà era sul Frecciarossa deragliato
Federico Vadalà era sul Frecciarossa deragliato
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"Era la prima volta che prendevo un treno ad alta velocità. Non me l'aspettavo per niente, ma ho visto alzarsi la carrozza davanti alla nostra di un metro buono, come se avesse inchiodato". Con queste parole Federico Vadalà, un ragazzo di 23 anni della provincia di Monza e Brianza, ha raccontato a Fanpage.it l'incubo vissuto a bordo del Frecciarossa 9595 deragliato nei pressi della stazione di Lodi nella mattinata di giovedì 6 febbraio. Oltre alle Instagram stories da lui pubblicate in seguito all'incidente ferroviario, Federico ha fornito la sua testimonianza dei momenti che hanno preceduto il disastro. "Eravamo in tre nella carrozza – spiega il 23enne –  due stavano dormendo e li ho svegliati quando ho visto che la carrozza si è alzata di colpo, come se il treno avesse frenato bruscamente per intenderci. L'istinto è stato quello di gridare ‘attenzione!', ma è difficile spiegare cosa ho provato. Ho avuto molta paura, un'adrenalina pazzesca, poi ho iniziato a sentire dolore al braccio, ma nonostante questo sono riuscito a scendere dal Frecciarossa e anche ad aiutare una signora e un altro ragazzo con una gamba rotta". Gli attimi peggiori Federico li ha vissuti proprio una volta fuori dal convoglio. "Ho visto il cadavere di uno dei due macchinisti poco lontano da un muretto – prosegue nella sua testimonianza a Fanpage.it – è stato uno choc molto forte." Il ragazzo è stato poi trasportato all'ospedale di Lodi per curare delle abrasioni alle braccia e uno strappo muscolare, ed è stato dimesso dopo poche ore.

Le Instagram stories del disastro

Il buio, le macerie, lo stato di incredulità dei passeggeri che come lui hanno vissuto l'incubo di un disastro ferroviario che avrebbe potuto avere dei risvolti ancora più drammatici. Ci dicono questo i video pubblicati dal 23enne Federico Vadalà, che ha deciso di condividere immediatamente con i propri followers i momenti di tensioni successivi al deragliamento, che potrebbe essere stato provocato da un errore umano. Immagini che raccontano l'entità di un disastro che ha provocato due morti e 31 feriti. Una delle fotografie postate dal ragazzo sui social testimonia inoltre la velocità di crociera tenuta dal Frecciarossa 9595, che viaggiava a 298 chilometri orari poco prima di deragliare. In seguito all'incidente il ragazzo, così come altri passeggeri, è stato immediatamente ricoverato. Lo si evince da un'altra Instagram stories, apparsa sul suo profilo qualche ora dopo, che lo ritrae steso su una barella con una flebo attaccata al braccio destro. La storia è accompagnata da una didascalia che recita "Che giornata da dimenticare". Il ragazzo si stava dirigendo a Roma a bordo del Frecciarossa in partenza da Milano Centrale alle 5.10 con destinazione Salerno. Grazie alle sue video testimonianze è possibile constatare anche l'intervento dei vigili del fuoco, ripresi mentre sono intenti a svolgere le prime operazioni di soccorso.

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