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Franciacorta, anche i Carmelitani Scalzi contro la tangenziale della discordia

In Franciacorta è partita una mobilitazione contro una tangenziale i cui lavori dovrebbero iniziare quest’anno. Ad autorizzarla la giunta leghista di Adro, nel Bresciano. Ma contro l’infrastruttura, giudicata inutile, si è creato un fronte compatto che comprende liste civiche, cittadini e anche l’ordine dei frati Carmelitani Scalzi, residenti nel santuario di Madonna della Neve.
A cura di Francesco Loiacono
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Uno striscione di protesta contro la tangenziale di Adro, in Franciacorta (Facebook, pagina della lista "Idea civica")
Uno striscione di protesta contro la tangenziale di Adro, in Franciacorta (Facebook, pagina della lista "Idea civica")

Potrebbe essere definita la "tangenziale della discordia". Si tratta di una strada lunga due chilometri e mezzo e larga 11 i cui lavori dovrebbero partire quest'anno, e che attraverserà una parte della Franciacorta, zona agricola famosa soprattutto per i vini che si trova a una trentina di chilometri da Brescia. Contro la costruzione del nastro di asfalto si è costituito ormai da anni un fronte variegato e compatto: cittadini, la lista "Idea civica Adro-Torbiato" e perfino l'ordine dei Carmelitani Scalzi. I frati sono interessati da vicino dal progetto, che dovrebbe passare vicino al santuario della Madonna della Neve in cui vivono e pregano.

Ad autorizzare la tangenziale la giunta di Adro, nel Bresciano

Il progetto della tangenziale ‘Torbiato di Adro – Nigoline di Corte Franca" è stato voluto e autorizzato dalla giunta leghista di Adro, guidata dal sindaco Paolo Rosa e dove siede come vicesindaco Oscar Lancini. Un nome noto alle cronache per le sue crociate contro i clandestini, per la mensa negata ai bambini e per aver fatto disegnare il simbolo del "Sole delle Alpi" nelle scuole pubbliche. Dal suo canto la giunta afferma che la tangenziale è un punto prioritario del programma. Ma il fronte del no la contesta: non ci sarebbero reali motivazioni legate al traffico tali da giustificare un'infrastruttura così impattante sul territorio.

Contro la tangenziale pende dal 2013 un ricorso al Tar

La battaglia contro la tangenziale prosegue su più fronti: quello più importante è il Tar, dove dal 2013 pende un ricorso (presentato anche dai Carmelitani). Ma anche sul web il fronte del "no alla tangenziale" è molto attivo: diversi sondaggi (anche se senza valore statistico) hanno dimostrato come la maggior parte degli adrensi non voglia la tangenziale, il cui costo stimato dovrebbe aggirarsi sugli 800mila euro. Intanto, i religiosi non abbandonano la strada del dialogo con l'amministrazione comunale. Padre Paolo De Carli, direttore dell'istituto scolastico Madonna della Neve, ha incontrato da poco il sindaco Rosa per manifestare la propria intenzione di "difendere la sacralità di un luogo storico e la sua bellezza". Il sindaco non sembra però intenzionato a mollare di un millimetro: la battaglia sembra dunque destinata a durare ancora a lungo.

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