Fontana contestato davanti alla Procura di Bergamo: “Non dimentichiamo e pagherete tutto”
"Non dimenticheremo niente e pagherete davvero tutto perché fino all'ultimo pretenderemo verità". Un gruppo di cittadini bergamaschi si è radunato questa mattina davanti alla Procura dove il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, viene sentito dai pubblici ministeri come persona informata sui fatti nell'inchiesta sulla gestione dell'emergenza coronavirus nella Bergamasca, sull'ospedale di Alzano Lombardo, la gestione delle Rsa e delle zone rosse.
Striscioni e megafoni, bergamaschi in piazza contro Attilio Fontana
Con striscioni e megafono i manifestanti hanno protestato contro i vertici della Regione. "In questo Paese è essenziale soltanto produrre e fare profitto sopra la nostra pelle – ha detto un manifestante, applaudito poi da una decina di persone – non dimenticheremo. Non dimenticheranno i lavoratori e il personale sanitario che ha fatto uno sforzo incredibile e che avete chiamato eroi e però non siete neanche in grado di rinnovare il contratto nazionale". Contestati anche gli industriali lombardi: "Confindustria. No zona rossa in Valseriana. Tranquilli ci ha pensato Fontana", si legge su un cartello. Nel mirino della protesta anche l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e Stefano Scaglia, presidente della Confindustria di Bergamo.
Gallera sentito per tre ore, nei prossimi giorni convocato Bonometti
Il presidente della Lombardia è arrivato in Procura a Bergamo poco prima delle 10 di questa mattina per rispondere alle domande degli inquirenti. L'edificio dove ha sede la procura è presidiato dalle forze dell'ordine. Fontana è arrivato con la scorta che gli è stata assegnata qualche giorno fa dopo le minacce ricevute. È il secondo protagonista dell’emergenza coronavirus in Lombardia che viene interrogato in due giorni. L’assessore regionale Giulio Gallera è stato sentito giovedì per tre ore. Nei prossimi giorni sarà convocato anche il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti.