Follia a Milano: tre ragazzini danneggiano l’androne di un palazzo e “rapiscono” il gatto di un condomino
Prima hanno devastato l'androne di un palazzo, saccheggiando le cassette delle lettere. E poi se la sono presa con il gatto di un condomino, trovato nel cortile e letteralmente sequestrato. La "notte brava" di tre ragazzini milanesi è venuta alla luce grazie a un post su Facebook del proprietario del felino, l'avvocato N.C.: "Il mio adorabile gatto è stato sequestrato da tre ragazzini dal cortile di via Gian Giacomo Mora 22 a Milano alle 5.20 di sabato mattina – ha scritto l'uomo martedì 24 luglio – Che dire? sono senza parole: spero che riesca a fuggire e qualche persona normodotata e mediamente civile lo trovi e lo porti da un veterinario, che potrà leggere il microchip. Chi eventualmente lo avvistasse è pregato di contattarmi".
La vicenda risale alla notte tra venerdì 20 e sabato 21 nella via che si trova vicino alle Colonne di San Lorenzo, luogo di ritrovo di molti giovani a Milano. Via Mora è un'elegante strada residenziale che ospita anche molti ristoranti e locali notturni. Ed è proprio la movida notturna che, nell'ultimo periodo, sta causando a quanto pare parecchi disagi ai residenti. Quanto accaduto la scorsa settimana non va però classificato come una semplice bravata: "Ho visto il video della sorveglianza", ha scritto l'avvocato su Facebook, spiegando che i tre ragazzini "hanno scavalcato il cancello, devastato alcune caselle della posta e preso il gatto; Tappetino – questo il nomignolo affettuoso dell'animale, che si chiama Tappo, ndr – è riuscito a scappare ed è ritornato in cortile, ma questi hanno scavalcato nuovamente, l'hanno preso, gli hanno tolto il collare con tanto di medaglietta e se lo son portati". È stato proprio dal collare, ritrovato l'indomani dal custode del palazzo, che l'avvocato ha capito che al suo amato felino poteva essere successo qualcosa di brutto. Viste le tante lettere sparse nell'androne del palazzo ha chiesto di vedere il video delle telecamere di sicurezza, riuscendo a ricostruire quanto accaduto. Quindi ha pubblicato il post, diventato virale su Facebook, e ha anche affisso dei manifesti nella zona. Ad oggi, però, del suo amato gatto non c'è ancora nessuna traccia.