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Festa di Natale cancellata, Salvini nella scuola di Rozzano. Il preside: “Notizie distorte”

Ancora polemiche a Rozzano, nell’hinterland di Milano, dopo la presunta cancellazione della festa di Natale da parte del preside di una scuola. Salvini e altri politici si sono presentati lunedì davanti ai cancelli con presepi e canti natalizi. La Cgil difende il dirigente scolastico, che nel comunicato in cui presenta le dimissioni dà la sua versione: “Bufera su notizie distorte e infondate”.
A cura di Francesco Loiacono
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L'aveva annunciato e l'ha fatto. Intorno alle 12 di lunedì il leader della Lega Matteo Salvini si è presentato davanti alla scuola Garofani di Rozzano, a sud di Milano, per portare presepi ai bambini. L'istituto è balzato agli onori delle cronache dopo che si è diffusa la notizia della cancellazione della tradizionale festa di Natale a opera del dirigente scolastico, Marco Parma. Il segretario del Carroccio si è augurato che il preside – che nel frattempo ha formalizzato le sue dimissioni -, "faccia un altro mestiere nella vita". "Non ho paura dei terroristi ma di chi pensa di fare la cosa giusta cancellando le tradizioni – ha poi detto Salvini, aggiungendo -: Se qualcuno ritiene di favorire i nostri bambini cancellando il Natale è fuori di testa".

Salvini ha poi visitato la scuola

Salvini, che nel corso del suo sopralluogo ha ribadito quanto affermato negli scorsi giorni – "Togliere Gesù bambino è un favore ai terroristi" -, ha poi approfittato della sua visita per toccare con mano le condizioni della scuola di Rozzano. Condizioni a dir poco pietose, come testimoniano le foto postate dal segretario del Carroccio su Twitter.

Probabile che il leader del Carroccio abbia iniziato a fiutare un nuovo possibile argomento di polemica da cavalcare, visto che il "caso" del "Natale cancellato" dopo le precisazioni del preside della scuola sembra essere fondato su una distorsione dei fatti.

La Cgil sostiene il preside

La vicenda della festa di Natale cancellata – una lettura che secondo il preside dimissionario, Marco Parma, sarebbe fuorviante -, ha in ogni caso scatenato un vero e proprio caso a livello nazionale. Come spesso accade nel nostro Paese si sono create fazioni opposte che si scontrano con toni più da tifo che di polemica costruttiva. Da una parte sono scesi in campo alcuni genitori degli alunni dell'istituto comprensivo Garofani, che hanno manifestato la propria solidarietà al preside spiegando che, più che polemiche sulla festa cancellata, servirebbero fondi per ristrutturare la scuola. A fianco del dirigente scolastico anche la Cgil, criticata da Salvini: "Altro che cancellare la Legge Fornero, l'importante è cancellare il Presepe. Se questo è un sindacato…", ha scritto su Facebook.

La Cei: "Scelta pretestuosa e ideologica"

Contro la scelta del preside è sceso in campo un inedito schieramento bipartisan. A partire dal premier Matteo Renzi, che ha bollato come un errore il tentativo di "affogare le identità in un politicamente corretto indistinto e scipito" e ribadendo che "il Natale è molto più importante di un preside in cerca di provocazioni". Critica anche la Cei, che con il segretario generale monsignor Nunzio Galantino ha definito "pretestuosa" e "tristemente ideologica" la scelta del preside. Ma lunedì mattina davanti ai cancelli della scuola Garofani sono arrivati anche la coordinatrice lombarda di Forza Italia Mariastella Gelmini, che ha cantato "Tu scendi dalle stelle", e Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia con bandiere del partito al seguito. Scelta che ha esasperato il clima tra i genitori presenti.

Circolare del preside: "Non ho cancellato nessun concerto natalizio"

Nel frattempo, sul sito dell'istituto comprensivo di via dei Garofani è comparsa una circolare intitolata "Natale e dintorni" e firmata dal dirigente dimissionario Marco Parma, nella quale il preside ha fornito la sua versione dei fatti: "La bufera mediatica che si è sollevata si basa su notizie in parte distorte e in parte infondate", esordisce il dirigente, che poi puntualizza due cose: "In primo luogo, non ho mai fatto rimuovere crocefissi né dalle aule del Comprensivo Garofani né da quelle delle altre scuole che ho gestito e diretto nel corso di più di vent’anni di modesta carriera, per un motivo molto semplice: non c’erano. In secondo luogo, non ho rimandato né cancellato nessun concerto natalizio né altre iniziative programmate dal collegio docenti e dal consiglio di istituto; mi sono, viceversa, adoperato per sostenerle".

Secondo il dirigente scolastico il "caso" sarebbe scoppiato per il rifiuto opposto dal preside a due mamme, "che avrebbero voluto entrare a scuola nell’intervallo mensa per insegnare canti religiosi ai bambini cristiani: cosa che continuo a considerare inopportuna". Chissà se, dopo questa precisazione, il "caso" del "Natale cancellato" sarà destinato a sgonfiarsi.

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