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Rozzano, scuola cancella festa di Natale e rimuove i crocifissi dalle aule: proteste

A Rozzano, nell’hinterland milanese, il complesso scolastico Garofani ha deciso di annullare la tradizionale festa di Natale, rimandandola a gennaio e privandola del suo contenuto religioso in nome del rispetto delle diversità. Alcuni genitori minacciano di boicottarla. Il sindaco: “Chiederò di reintegrarla”. E Salvini: “Cancellare le tradizioni è un favore ai terroristi”.
A cura di Francesco Loiacono
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Una scelta improntata alla laicità della scuola pubblica è destinata a scatenare molte polemiche. È quella presa dal dirigente del complesso scolastico Garofani di Rozzano, alle porte di Milano, che raggruppa scuola dell'infanzia, primaria e secondaria. Marco Parma, questo il nome del preside, come riporta il quotidiano Il Giorno ha deciso di cancellare la festa di Natale. Una decisione che soprattutto all'indomani degli attentati terroristici di Parigi si è caricata di una serie di significati diversi da quello inteso dai vertici dell'istituto, che si riassumono nel "rispetto delle diversità" e nell'affermazione della laicità della scuola pubblica.

Alcuni genitori di preparano al boicottaggio

A un gruppo di genitori la decisione del preside non è piaciuta. All'orizzonte si preannunciano polemiche e anche il boicottaggio della nuova veste nella quale la festa di Natale si presenterà: la "Festa d'inverno", che si terrà il 21 gennaio e prevederà all'interno non canti religiosi e natalizi, ma canzoni di Sergio Endrigo e filastrocche di Gianni Rodari. Tutto per "evitare strumentalizzazioni" e soprattutto per evitare l'imbarazzo dei genitori di bambini musulmani nel far partecipare il loro figlio a una festa tipicamente cristiana.

Crocifissi rimossi dalla scuola

Il clima già caldo per la decisione di rinviare la festa di Natale e di fatto svuotarla del suo significato religioso rischia di diventare rovente per un'altra decisione, presa questa volta dal Consiglio di istituto. Si tratta della rimozione di tutti i crocifissi dalle aule scolastiche. Il preside afferma che i crocifissi sono già stati rimossi: alcuni genitori avrebbero proposto di riappenderli e il Consiglio si sarebbe opposto. Diversa la versione della vicepreside Ornella Godi, che ha detto che nelle aule scolastiche erano rimasti solo due crocifissi "superstiti" in due aule, e il Consiglio ha deciso semplicemente di uniformare la propria decisione rimuovendoli del tutto.

Il sindaco: "Stupita dalla decisione, chiederò di reintegrare la festa"

Sulla vicenda della cancellazione della festa di Natale in mattinata è arrivato un comunicato stampa da parte del sindaco di Rozzano, Barbara Agogliati: "Ho appreso con stupore della cancellazione delle Feste di Natale da parte della direzione dell’Istituto Garofani in tutte le scuole del comprensivo", ha detto il primo cittadino, dicendo di non concordare con la decisione presa dal preside: "Rozzano è una città che è cresciuta con i valori della tolleranza e dell’accoglienza. Abbiamo sempre festeggiato tutti insieme questo momento di condivisione, di unità e di fratellanza senza discriminazioni, cattolici e non cattolici, atei e religiosi, famiglie di tutte le confessioni. Non c’è mai stata nessuna divisione su questo. Ecco perché sono stupita della decisione presa dalla direzione dell’Istituto Garofani".

Agogliati ha poi aggiunto che chiederà all'istituto Garofani di "reintegrare la festa di Natale", spiegando che "per tutti gli italiani il Natale è una festa fondamentale" e che "prese di posizione come quelle della direzione dell’Istituto Garofani snaturano questo momento e, proprio al contrario di quello che si propongono, creano divisioni e portano esattamente nella direzione opposta a quella che si vorrebbe".

Salvini: "Cancellare le tradizioni è un favore ai terroristi"

La vicenda di Rozzano è stata commentata anche dal leader della Lega Matteo Salvini: "Cancellare le tradizioni è un favore ai terroristi", ha detto Salvini a Radio Padania. Il segretario del Carroccio ha anche provato a rintracciare telefonicamente il preside Parma, senza però riuscirci: "Pensate quelli dell’Isis se ci stanno ascoltando quanto ci prendono per i fondelli", è stato il suo commento.

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