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Femminicidio a Cologno al Serio, una pattuglia dei carabinieri era passata due ore prima del delitto

Una pattuglia dei carabinieri era passata da via Alberto da Giussano, a Cologno al Serio, due ore prima che Zinaida Solonari fosse uccisa dal marito, Maurizio Quattrocchi. I militari erano andati a controllare che fosse tutto in ordine nell’abitazione dove Zina si era trasferita, ospite della sorella, per sfuggire alla persecuzione e alle violenze. Ma quella stessa notte le minacce del marito si sono concretizzate nell’omicidio della 36enne. “In cinque giorni sono state presentate in Procura a Bergamo 35 denunce da codice rosso: è molto difficile far fronte a tutte le richieste”, ha avvertito il procuratore bergamasco Maria Cristina Rota.
A cura di Simone Gorla
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I carabinieri erano passati solo due ore prima da via Alberto da Giussano, a Cologno al Serio, per controllare che fosse tutto in ordine nell'abitazione dove Zinaida Solonari si era trasferita, ospite della sorella, per sfuggire alla persecuzione e alle violenze. Ma quella stessa notte la donna, moldava di 36 anni, è stata uccisa dal marito Maurizio Quattrocchi, 47 anni.

Uccide la moglie, i carabinieri erano passati due ore prima

A rivelarlo è stato il comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo, il colonnello Paolo Storoni, durante una conferenza stampa con il procuratore facente funzioni Maria Cristina Rota. "Zina" si era presentata due volte dai carabinieri negli ultimi giorni, hanno spiegato i militari, per denunciare le violenze verbali del marito: il 23 settembre e poi il 3 ottobre, tre giorni prima dell'omicidio. Su consiglio dei militari, a quel punto la donna si era trasferita a casa della sorella. Ma il trasferimento non è bastato per metterla al sicuro dalla violenza del coniuge.

A Bergamo in cinque giorni presentate 35 denunce da codice rosso

La gravità della situazione per i casi di violenza domestica nei confronti delle donne è fotografata dalle cifre fornite dagli inquirenti bergamaschi. "In 5 giorni, dal primo al 5 ottobre, sono state presentate in Procura a Bergamo 35 denunce da codice rosso per reati contro fasce deboli: è molto difficile far fronte a tutte le richieste", ha avvertito il procuratore Rota. "In questo caso – ha aggiunto il magistrato – non c'erano elementi così gravi che potessero far supporre un tragica e repentina conclusione".

La minaccia del marito: "Se te ne vai, ti uccido"

Eppure la minaccia del marito era stata esplicita e terribile. "Se te ne vai, ti uccido e poi mi ammazzo anch'io". Lo hanno riferito alcuni familiari della donna. La coppia era sposata da 13 anni e aveva tre figlie. Il 47enne nella notte tra sabato e domenica ha portato a termine quanto aveva promesso, ma solo a metà: ha atteso la moglie davanti a casa della sorella e l'ha uccisa con due coltellate, prima di fuggire. È stato poi arrestato diverse ore dopo a Martinengo, dove aveva cercato riparo.

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