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Fattorino di Just Eat perde la gamba in un incidente: presidio dei rider a Milano

Dopo l’incidente di ieri a Milano, nel quale un fattorino di un locale convenzionato con Just Eat di 28 anni ha perso una gamba dopo essere finito sotto un tram, i suoi colleghi rider hanno organizzato un presidio di protesta davanti a Palazzo Marino: “Non aspetteremo il morto”. I fattorini chiedono maggiori diritti: abolizione del cottimo, dei rating e dei ranking e una copertura assicurativa per tutti.
A cura di Francesco Loiacono
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È un giovane fattorino di un ristorante convenzionato con Just Eat, una delle tante aziende che consegnano il cibo a domicilio, la vittima del grave incidente stradale avvenuto ieri a Milano. Il ragazzo, un 28enne, stava superando un tram in via Montegani, vicino a piazza Abbiategrasso, ma non si è accorto di un altro tram che proveniva dalla direzione opposta. Inevitabile lo schianto, con il 28enne che è finito sotto al convoglio della linea 3, rimanendo incastrato. Pesanti le conseguenze per il giovane, che trasportato al Policlinico in codice rosso ha subito l'amputazione di una gamba dal ginocchio in giù.

Annunciato un presidio dei fattorini davanti a Palazzo Marino

Anche se la responsabilità materiale dell'incidente sembra essere del 28enne e del suo sorpasso azzardato – in seguito il 28enne ha riferito la propria versione dei fatti, dando la colpa alle buche nella strada, ndr – i suoi colleghi "rider" non ci stanno. Da tempo denunciano le condizioni lavorative imposte dalle aziende della cosiddetta gig economy. Dopo aver manifestato anche lo scorso primo maggio, adesso hanno preannunciato un nuovo presidio davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano: "Vogliamo l'apertura di un tavolo con le aziende delle piattaforme digitali al Comune di Milano e vogliamo sedere al tavolo in quanto lavoratori direttamente coinvolti e in quanto sindacato autonomo che da più di un anno e mezzo tutela e difende i corrieri da un regime di assenza di diritti e tutele, nell'indifferenza generale di istituzioni e imprese – scrivono i rider che si sono riuniti nel gruppo "Deliverance Milano" – Qualcuno nelle sedi competenti deve risponderci di questo".

I rider: Non aspetteremo il morto

Il presidio è in programma mercoledì 23 Maggio, dalle 18. I fattorini torneranno a chiedere, tra le varie cose, l'abolizione del cottimo, del rating e del ranking, modalità lavorative che spingono i rider a rischiare in prima persona per portare a termine le consegne nel più breve tempo possibile, pena gli scarsi guadagni ma anche la penalizzazione nel sistema di assegnazione delle consegne. I fattorini chiedono inoltre una copertura assicurativa per tutti, danni a terzi e infortunio, di cui sono incredibilmente sprovvisti, considerando che lavorando in strada rischiano ogni giorno, oltre a un monte ore garantito, una paga oraria minima e un contratto nazionale: "Non aspetteremo il morto", hanno affermato i rider.

Just Eat: Profonda vicinanza al giovane

Dal canto suo, questa mattina Just Eat ha rilasciato una dichiarazione sull'accaduto: "Siamo sconvolti e profondamente dispiaciuti dalla notizia dell'incidente avvenuto ieri a Milano al fattorino di un ristorante partner della nostra piattaforma per le consegne a domicilio – ha scritto in una nota Just Eat – Non ci sono parole per descrivere la tristezza per ciò che è accaduto al giovane e per le conseguenze che abbiamo appreso essere gravi. Vogliamo esprimere profonda vicinanza a lui e ai suoi cari, certi che le autorità competenti procederanno con le verifiche delle dinamiche dell'incidente. Nonostante il fattorino non sia un dipendente Just Eat – conclude la nota – ci rendiamo disponibili per qualunque informazione possa rivelarsi utile e di supporto alla situazione".

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