Fabrizio Corona a processo, ammessi i 190 testimoni della difesa: c’è anche l’ex Belen
Saranno oltre 200 le persone che testimonieranno nel corso del processo a Fabrizio Corona, imputato a Milano per intestazione fittizia di beni, frode fiscale e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione. A deciderlo la prima sezione penale del tribunale di Milano, che ha ammesso le prove, incluse le liste dei testimoni, richieste dalle parti.
Le sole difese dell'ex re dei paparazzi e della sua collaboratrice Francesca Persi, arrestata lo scorso ottobre assieme a Corona e con lui imputata, hanno chiamato a testimoniare ben 190 persone: tra loro anche l'ex fidanzata di Corona, la showgirl argentina Belen Rodriguez.
I soldi trovati nel controsoffitto e in Austria
Il processo arriva in seguito alla vicenda ormai nota dei soldi riconducibili a società di Corona, trovati in parte nel controsoffitto dell'abitazione della Persi (1,7 milioni di euro) e in parte in alcune cassette di sicurezza in due banche austriache (oltre 800mila euro). Soldi che avevano portato all'arresto di Corona e della Persi: il primo è tutt'ora detenuto a San Vittore, mentre la collaboratrice del fotografo ha ottenuto i domiciliari. Attraverso le testimonianze, i legali degli imputati – Ivano Chiesa, Luca Sirotti e Cristina Morrone – vogliono dimostrare sia che i soldi sono di provenienza lecita (sarebbero il "nero" delle serate in alcuni locali alle quali ha partecipato l'ex re dei paparazzi, come ha sempre affermato Corona davanti ai giudici), sia che alcune somme risalgono a periodi nei quali il fotografo non era sottoposto a misure di prevenzione. Al momento dell'arresto Corona era sottoposto al regime dell'affidamento in prova ai servizi sociali, ma "sul territorio": in pratica era tornato a vivere nel suo appartamento.
Il calendario delle udienze
Fissate anche le udienze durante le quali saranno ascoltati i testimoni: il 9, 16, 21, 23, 28 e 30 marzo e il 6 aprile. A fine mese, invece, il 28 febbraio, la Cassazione deciderà sull'eventuale continuazione tra i reati delle condanne definitive di Corona, che stava ancora scontando le pene per estorsione e corruzione.