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Expo, maxi-rissa dopo un apprezzamento a una ragazza: otto arresti

Otto persone sono state arrestate lunedì sera all’Expo di Milano dopo aver dato vita a una furibonda rissa. Il litigio è nato per un apprezzamento pesante fatto da tre giovani a una 24enne egiziana, che ha riferito tutto al suo fidanzato e ai suoi amici.
A cura di Francesco Loiacono
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Una maxi-rissa all'Expo di Milano. Non era ancora successo, ed è accaduto proprio quando l'Esposizione universale si avvia ormai verso la  conclusione. Lunedì sera a dare vita a un furibondo parapiglia sono state otto persone, tutti giovani di nazionalità egiziana e tunisina. Alla fine il bilancio parla di otto persone arrestate, ma poi tornate in libertà, e di due ragazze rimaste ferite. Questi i fatti: intorno alle 19.30 una 24enne egiziana, in visita al sito espositivo insieme a cinque suoi connazionali e a un'amica italiana, ha ricevuto apprezzamenti pesanti da parte di tre venditori – un egiziano e due tunisini – che lavoravano nella Cascina Triulza.

Due ragazze sono rimaste leggermente ferite

La 24enne ha riferito l'episodio al suo fidanzato, che si è infuriato e, con gli altri suoi quattro amici, è tornato alla Cascina Triulza per regolare i conti con i tre venditori. Gli otto contendenti, tutti giovanissimi – di età compresa tra i 18 e i 31 anni – si sono affrontati a calci e pugni. La rissa è stata sedata dall'intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione Expo coadiuvati da quelli del Terzo reggimento Lombardia. L'arrivo dei militari però non ha impedito che due ragazze rimanessero ferite: si tratta proprio della 24enne oggetto degli apprezzamenti e della sua amica, che nel tentativo di calmare gli animi si sono interposte tra i litiganti e hanno finito con l'avere la peggio: le due hanno subito lievi lesioni medicate all'ospedale di Garbagnate Milanese con 15 e 3 giorni di prognosi.

Tutti i protagonisti della rissa, senza precedenti e regolarmente in Italia, sono stati processati per direttissima: gli arresti sono stati convalidati ma sono tutti tornati in libertà poiché incensurati.

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