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Expo 2015 vietato a cani e gatti: il ministro Lorenzin scrive a Sala per rivedere regole

Andare a Expo con gli animali domestici è vietato: per questo il Comune di Milano ha messo a disposizione 32 luoghi per ospitare cani e gatti. Dopo oltre due mesi si è accorta del divieto anche il ministro Lorenzin, che ha scritto a Sala chiedendo di rivedere le regole, definendole “non al passo coi tempi”.
A cura di Francesco Loiacono
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Avete in programma una visita all'Expo 2015 insieme ai vostri animali domestici? Impossibile. Il regolamento internazionale delle fiere, infatti, vieta l'accesso a cani, gatti e tutti gli altri animali domestici. Un divieto noto da tempo, ma che poteva comunque costituire un problema specie per tutte le persone in vacanza a Milano per l'Esposizione, e che quindi non hanno un posto dove poter lasciare momentaneamente il loro animale. In loro soccorso arriva il Comune di Milano, che ha diramato una lista di 32 luoghi, garantiti da Palazzo Marino, che offrono un servizio di ospitalità e di pensione per cani, gatti e perfino per i rettili.

Bisconti: "Milano città amica degli animali"

Otto sono gli asili dedicati esclusivamente ai cani, sei per i gatti mentre i restanti offrono soluzioni miste, che in qualche caso eccezionale possono servire anche per l'accoglienza di rettili o pesci: anche quando si tratta di animali domestici, infatti, ognuno ha i propri gusti. L'assessore alle Politiche animali del Comune di Milano, Chiara Bisconti, dichiara: "Abbiamo pensato ai tanti visitatori che vengono in città per Expo e che, magari, hanno bisogno di trovare uno spazio sicuro, accogliente e pieno di affetto in cui lasciare il proprio amico a quattro zampe per qualche ora o, addirittura, per qualche giorno. Milano è una città amica degli animali – prosegue l'assessore – ecco perché l'amministrazione comunale ha certificato 32 spazi dedicati, dove poter affidare in totale sicurezza il proprio cane o il proprio gatto, che vanno considerati a tutti gli effetti componenti della famiglia. Abbiamo voluto mettere in rete l'elenco, offrendo così un servizio utile a molte persone”.

Ecco gli spazi disponibili

I ricoveri per i cani sono l'Asilo Nido di via dei Missaglia 59, l'Associazione Caninmente di via F.Palizzi, il Bau Club in via G.B.Piranesi 35, il Doggy Club in via Savona 127, l'Happy Bau –Urban Dog Resort in via Argelati 35, l'Happy school di via Mosè Bianchi 11, I dog you di via Capecelatro 41 e Veronica Villa di via Perugino 8.

Questi invece gli altri spazi disponibili per tutti gli altri animali: Amicio mio via Esiodo 7, Animal One di via Lazzaretto 16, Animal One in corso di Porta Nuova 52, Animal City in via Binda 45, A.r.c.a. in via Teodosio 67, Attenti al gatto Agrituristica in via G.B. Grassi 69, l'azienda agricola di Campi Carlo in via Fratelli Rizzardi 15, Bubi e Pupe in corso San Gottardo 28, Carbonai Giuseppe in via Lessona 2, Ciao Cucciolo in via Palmanova 67, Ciao Cucciolo in via Lippi 10, Il Cinofilo in via Carpi 5, I Sogni di Pluto su corso di Porta Romana 19, L’Arca in via Martinengo 2, L’Isola verde in via Marco Aurelio 49, Magic cat’s hotel di via Della Valle 20, Medivet in via Marco Bruto 24, Miciolandia in viale Umbria 36, Mirtillo in via Fraschini 8, Mondo Gatto in via Schievano 15, Nicoli’s Zoo in via Mosca 153, Nuovo Zoo Bergognone in via Bergognone 27, Rettilandia in via Melloni 19 e Tropical Blu in via Gianella 26.

Lorenzin scrive a Sala: "Divieto a cani e gatti non al passo coi tempi"

Del divieto di ingresso a Expo per cani e gatti si è accorta, con oltre due mesi di ritardo, anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il ministro mercoledì 8 luglio ha scritto al commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala, chiedendogli di rivedere le regole d'accesso all'area dell'Esposizione universale per consentire l'ingresso agli animali d'affezione: "Vietare l'entrata ai cani all'area di Expo è una consuetudine limitante – ha detto Lorenzin, che ha presentato una richiesta ufficiale firmata dal direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari – e non è in linea con il tessuto sociale delineatosi in Italia e nell'Unione europea negli ultimi anni".

La legislazione nazionale e comunitaria vieta infatti l'ingresso di animali domestici esclusivamente nei luoghi in cui si preparano o si conservano alimenti, oppure a causa di inderogabili esigenze igienico-sanitarie certificate dall'autorità: "La tutela degli animali rappresenta uno dei fiori all'occhiello del nostro Paese – ha proseguito il ministro -. L'accesso ai cani è consentito secondo le norme anche nei ristoranti e negli alberghi, per questo il divieto di Expo stride. Impedire la partecipazione ad un evento pubblico a tante persone che, nel rispetto delle regole per la gestione degli animali nelle aree urbane, arrivano ad Expo con il proprio cane al guinzaglio, non appare come una decisione al passo coi tempi. Auspico in tempi celeri – ha concluso il ministro – una revisione del regolamento sull'accesso ad Expo".

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