Expo 2015, il premier Renzi: “Già venduti 10 milioni di biglietti. La scommessa è vinta”
A quattro giorni dall'inizio di Expo 2015 la prudenza lascia spazio alle celebrazioni anticipate. A usare toni entusiastici è il premier Matteo Renzi, che sulla sua pagina Facebook ha postato un lungo messaggio in cui, tra le altre cose, parla di Expo come di "una scommessa vinta" e annuncia il traguardo dei 10 milioni di biglietti venduti. Un traguardo già annunciato domenica dal commissario unico di Expo Giuseppe Sala, che nel corso della festa per l'inaugurazione della nuova Darsena di Milano ha rivendicato due record dell'Esposizione universale milanese: il numero di biglietti venduti e i Paesi – 54 – che al traguardo del primo maggio si presenteranno con un proprio padiglione: gli altri – in totale i partecipanti sono 145 – troveranno spazio all'interno dei nove cluster tematici previsti.
Renzi: "La scommessa Expo è vinta"
"Un anno fa, quando abbiamo ereditato ritardi e scandali, sembrava impossibile" riuscire ad arrivare in tempo al traguardo del primo maggio, scrive Renzi su Facebook. "Non abbiamo ascoltato quelli che ci dicevano: ‘non ce la farete mai'. E in quest'anno più lo ripetevano, più siamo stati convinti di aver fatto la cosa giusta. Oggi con grande soddisfazione possiamo dire che la scommessa Expo è vinta, i padiglioni sono bellissimi, e l'Italia si vestirà d'orgoglio e bellezza di fronte al mondo", annuncia trionfalmente il premier, che nell'ultimo periodo si è speso parecchio per portare in giro ottimismo su un'Esposizione minata dalle polemiche. "L'Expo non sarà semplicemente una fiera, ma una gigantesca occasione in cui l’Italia riflette su se stessa e accetta la sfida del futuro. Sarà una grande sfida culturale, sarà l'Expo con il maggior numero delegazioni straniere, la più alta concentrazione di ideale per dire che l'Italia non è solo terra del passato ma del futuro".
Non tutti i lavori saranno finiti
Nonostante i proclami, però, resta il dato oggettivo che non tutto sarà pronto entro il primo maggio. A confermarlo lo stesso commissario Sala, che ha detto: "Ormai siamo tutti alle finiture e tutti i padiglioni apriranno. Anche Padiglione Italia sarà aperto, le eccezioni sono un po' gli uffici e l'auditorium che ha qualche giorno di ritardo, ma per i visitatori sarà pronto". Al di là delle parole di Sala, i lavori che restano un po' indietro sono alcune parti dei padiglioni di Coldiretti e Confindustria, che si affacciano sul cardo – la strada più corta che interseca il decumano, l'asse viario più lungo del sito di Rho-Pero – e la scenografia di Dante Ferretti sul decumano, anch'essa al centro di una polemica: sarà inaugurata il 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica. Poche cose, comunque: e pensando a tutto quello che ha passato il cantiere Expo la parola "miracolo" non sembra poi così fuori luogo.
"Dichiarare guerra alla fame nel mondo, lottare per un pianeta sostenibile, mostrare il volto gentile dell'Italia – conclude Renzi nel suo post -. Accogliere 20 milioni di visitatori sarà la sfida del 2015 del nostro paese. Possiamo vincerla tutti insieme, nessuno si senta escluso". Nemmeno i gufi, che per ricredersi davvero però vorranno aspettare la mattina del primo maggio.