Ex sindaco lascia oltre due milioni in eredità al Comune: referendum popolare su come spenderli

Come spendere 2 milioni e mezzo di euro? A Fornovo San Giovanni, paese di cinquemila abitanti in provincia di Bergamo, lo decideranno i residenti tramite un referendum. Il centro della Bassa bergamasca era finito al centro delle cronache qualche mese fa, quando era stata comunicata l'entità dell'eredità lasciata dall'ex sindaco del paese, Carlo Nicoli, al Comune: un patrimonio di oltre quattro milioni di euro. Una somma enorme per il bilancio del piccolo Comune, frutto di immobili, soldi in contanti, azioni e obbligazioni che Nicoli, che indossò la fascia tricolore per due mandati dal 1962 al 1964 e poi dal 1975 al 1980, ha deciso di lasciare ai propri compaesani per tramite dell'amministrazione comunale. E così sarà: l'attuale sindaco del paese, Giancarlo Piana, dopo aver già fornito delle indicazioni in tal senso, nell'ultimo consiglio comunale ha stabilito che saranno i cittadini a esprimersi su come utilizzare quella parte del patrimonio "liquida" investibile in progetti. Lo faranno attraverso un referendum che si terrà entro quest'anno e i cui dettagli saranno comunicati in seguito.
Il benefattore di Fornovo, Carlo Nicoli, si è dimostrato fino all'ultimo molto legato al suo paese: era nato 1931 da genitori entrambi fornovesi e, dopo la laurea in Economia e commercio, aveva iniziato a esercitare come commercialista. Nella sua vita però Nicoli era stato anche insegnante e preside alle scuole medie di Fornovo e di alcuni comuni vicini. L'ex sindaco è scomparso nel dicembre del 2016, all'età di 85 anni. Nel lascito rientra anche una villa padronale in cui abitava: unico vincolo, non potrà essere venduta, ma dovrà ospitare servizi pubblici a favore della cittadinanza.