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Ex sindaca di Cinisello Balsamo, arrestata per corruzione, si dimette da Città Metropolitana Milano

Siria Trezzi, l’ex sindaca di Cinisello Balsamo arrestata venerdì scorso con accuse di corruzione, si è dimessa dalla carica di consigliera delegata alla mobilità della Città metropolitana di Milano, con una lettera al sindaco Giuseppe Sala. All’indomani dell’esecuzione della misura cautelare, che ha colpito anche il marito Roberto Imberti, l’amministratrice aveva lasciato ogni incarico all’interno del Pd.
A cura di Simone Gorla
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Con una lettera datata 19 giugno e indirizzata al sindaco metropolitano Beppe Sala, la consigliera delegata alla mobilità Siria Trezzi ha rimesso le deleghe presso la Città metropolitana di Milano a seguito della vicenda giudiziaria che la vede coinvolta. Lo ha reso noto l'ente Città Metropolitana. L'ex sindaca Pd di Cinisello Balsamo, è finita agli arresti domiciliari venerdì 19 giugno con l'accusa di corruzione. Con lei  coinvolto nell'indagine il marito, Roberto Imberti (anche lui ai domiciliari) e l'ex assessore Ivano Ruffa (che ha avuto l'obbligo di firma).

A Trezzi sono state contestate condotte corruttive a beneficio di un imprenditore "volte alla valorizzazione di sue proprietà immobiliari localizzate nel Parco Grugnotorto di Cinisello Balsamo". L'ex sindaca avrebbe attribuito, in un caso, un notevole incremento degli indici edificatori su un’area di proprietà dell'imprenditore e, in un altro caso, nella avrebbe rivalutato in aumento un terreno agricolo (da 6 milioni a 16 milioni di euro) "mediante apposito inserimento in un progetto urbanistico di ampliamento di un grosso centro commerciale".

Sia Trezzi che Ruffa all'indomani dell'esecuzione delle misure cautelari si erano auto sospesi da ogni carica nel Partito democratico. "Appreso in queste ore la notizia delle misure cautelari, eseguite dalla guardia di finanza", aveva comunicato il Pd milanese in una nota, in cui si dice "colpito e rammaricato" ed esprime "piena fiducia nel lavoro della magistratura. Confidiamo che le persone coinvolte chiariranno tutto, dimostrando la loro totale estraneità ai fatti contestatigli.
Siria Trezzi e Ivano Ruffa stamattina hanno deciso di auto-sospendersi da ogni incarico di partito, per poter portare avanti la loro difesa nel miglior modo possibile".

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