Ex calciatore ucciso, la fidanzata di La Rosa non si dà pace: “L’ho presentato io al killer”

C'è una persona che, forse più delle altre, è rimasta sgomenta dopo l'assassinio di Andrea La Rosa, l'ex calciatore 35enne trovato cadavere un mese dopo la sua scomparsa, a Milano. Si tratta della fidanzata Estella, che intervistata dal "Corriere della sera" ha spiegato di non riuscire a darsi pace per aver presentato Andrea al suo killer, il 35enne Raffaele Rullo: "Frequentava il mio gruppo di amiche e amici. Una sera c’era Andrea. Come potevo immaginare?". Nella lunga intervista rilasciata ad Andrea Galli la 32enne Estella ha raccontato i dettagli della sua storia d'amore con Andrea La Rosa, con cui progettava di andava a vivere: "Aveva acquistato un bilocale mansardato e mi aveva incaricato di occuparmi dell’arredo. Era un primo passo".
Andrea ucciso dal 35enne Rullo e dalla madre: volevano scioglierlo nell'acido
Progetti che si sono bruscamente interrotti lo scorso 14 novembre, quando l'ex calciatore, direttore sportivo del Brugherio calcio, è scomparso dopo essersi recato a un incontro con Rullo e sua madre, la 59enne Antonietta Biancaniello. I due (ancora non è chiaro il loro ruolo) lo hanno subito ucciso per un prestito di 38mila euro che non volevano restituire, conservando poi per un mese il cadavere in un bidone, in attesa di scioglierlo nell'acido. Il corpo di Andrea è stato trovato lo scorso giovedì nel bagagliaio dell'auto guidata dalla Biancaniello, che con freddezza ha detto prima ai carabinieri che stava trasportando del gasolio, e poi si è assunta tutta la responsabilità del delitto. Probabile che si tratti di un tentativo di alleggerire la posizione del figlio, che nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo ha scaricato a sua volta la responsabilità del delitto sulla madre. Il 35enne stava attendendo la madre in un garage di Seveso: si era procurato 25 flaconi da un litro di acido con cui avrebbe probabilmente cercato di far sparire il corpo dell'ex calciatore. Un piano dettagliato, spietato, ispirato ai peggiori killer mafiosi che Rullo aveva cercato su internet, come l'assassino del piccolo Giuseppe Di Matteo, Giovanni Brusca.
La fidanzata di Andrea sul killer: "Lo vedevamo come uno tranquillo"
Estella non crede che madre e figlio siano pazzi: "Gli daranno l’ergastolo? Non dev’esserci nessuna perizia, non sono pazzi, hanno pianificato ogni singolo passo razionalmente". La 32enne ha poi descritto Rullo: "Ha questa strana capacità di porsi come confidente: lo chiamavi, è successo a persone della mia cerchia, e ti stava a sentire per ore, intere ore". La fidanzata di La Rosa non reputava pericoloso Rullo: "Lo vedevamo come uno tranquillo: cioè moglie, figli, non parlava di sé e appunto s’interessava di come stessero gli altri". Anche dopo la scomparsa di Andrea lo ha fatto, inviando un messaggio a Estella in cui le diceva: "Io ci sono sempre. Ti sono vicino. Sento anch’io la sua mancanza. Mi spiace veramente tanto". Parole scritte mentre il cadavere di Andrea si decomponeva nel bidone in cui lui e sua madre lo avevano nascosto.