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Covid 19

Estubato Mattia, 18enne ricoverato a Cremona per Coronavirus: “Ha sentito la mamma e ha pianto”

Mattia, lo studente di 18 anni ricoverato da oltre due settimane all’ospedale Maggiore di Cremona a causa del Coronavirus, è stato estubato e ha potuto salutare la madre tramite una videochiamata, non riuscendo a trattenere lacrime di commozione. Lo ha comunicato il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Cremona Fabio Molinari, che negli scorsi giorni aveva chiesto un minuto di raccoglimento per il ragazzo. La madre: “Grazie a medici e infermieri, gli hanno donato la vita per la seconda volta”.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Sono ulteriormente migliorate le condizioni di salute di Mattia, lo studente di 18 anni ricoverato da oltre due settimane all'ospedale Maggiore di Cremona a causa del Coronavirus. Mattia è stato estubato e ha potuto salutare la madre tramite una videochiamata, non riuscendo a trattenere lacrime di commozione. A comunicare la lieta notizia è stato il dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale di Cremona Fabio Molinari che da giorni segue la vicenda del giovane, considerato "un simbolo di questa emergenza", in quanto è il più giovane cremonese ricoverato a causa del Covid-19, che a Cremona e provincia ha colpito molto duramente. "Ha lottato con la morte per riuscire a riprendersi – ha detto Molinari in un video pubblicato dal quotidiano locale "La Provincia di Cremona" – e questo ci ha fatto sentire, come scuola, una comunità sempre più unita e solidale".

La madre ringrazia medici e infermieri: Gli hanno donato la vita per la seconda volta

Molinari ha ricevuto la lieta novella sulle condizioni di salute di Mattia (ironia della sorte, è lo stesso nome del paziente 1 di Codogno, tornato a casa dopo una lunga battaglia contro il virus) dalla madre del ragazzo che lo ha chiamato per aggiornarlo: "Ha ricevuto una videochiamata dal reparto, ha potuto vedere suo figlio che nel frattempo è stato estubato. Ha solo la mascherina, è molto stanco e assopito per effetto della sedazione, però si sono parlati brevemente". La donna ha chiesto a Molinari di ringraziare pubblicamente tutto il personale medico e paramedico dell'ospedale di Cremona, perché hanno trattato Mattia come un figlio e "gli hanno donato la vita per la seconda volta". Mattia resterà ricoverato in ospedale almeno fino a metà aprile, nella speranza che il peggio sia ormai alle spalle. Sembrano essere stati ascoltati i pensieri e le preghiere che il dirigente aveva chiesto a tutti i cremonesi di rivolgere a Mattia nella serata di ieri, attraverso un minuto di raccoglimento e l'accensione di una candela. Adesso la speranza di tutti è che il giovane possa presto riabbracciare dal vivo sua madre e tutti i suoi cari.

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