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“Enjoy” ma non tanto: il car-sharing dell’Eni alza le tariffe in sosta

Il car sharing di Eni, Enjoy, cambia le sue tariffe: dal 5 aprile noleggiare un’auto costerà sempre 25 centesimi al minuto, indipendentemente se la si utilizzi o la si lasci in sosta. Adesso la tariffa in sosta è di 10 centesimi al minuto. La società spiega così il cambiamento: “Per garantire un numero sempre maggiore di auto disponibili”.
A cura di Francesco Loiacono
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Brutte notizie per i tanti abbonati al servizio di car sharing Enjoy, attivo a Roma, Firenze, Torino ma soprattutto a Milano (dove gli iscritti sono oltre 200mila su 350mila utilizzatori dei mezzi in condivisione in generale). La società (del colosso energetico Eni) ha informato tutti i clienti che dal prossimo 5 aprile aumenteranno alcune tariffe per utilizzare le caratteristiche Fiat 500 rosse (normali o L). In realtà, non cambia il costo al minuto per utilizzare l'auto in movimento, che resta fisso a 25 centesimi di euro al minuto. Ciò che cambia, però, è la tariffazione per il periodo trascorso in sosta: cioè quando l'auto resta parcheggiata e non viene utilizzata. Il costo in questo caso sale dai 10 centesimi al minuto ai 25 centesimi al minuto, adeguandosi alla tariffazione in movimento. Contemporaneamente diminuisce la tariffa giornaliera, cioè quella di chi noleggia l'auto per un periodo di tempo prolungato: il prezzo passa dai 60 ai 50 euro. Inoltre, sempre a partire dal 5 aprile, saranno introdotte alcune modifiche per quanto riguarda le penali: dai 25 euro per le sospensioni dell'account dovute a mancati pagamenti fino ai 1.000 euro per chi fa rifornimento sbagliando carburante.

Il cambio delle tariffe per garantire più auto disponibili

La ragione del cambio tariffario, secondo quanto ha comunicato Enjoy, è di "garantire un numero sempre maggiore di auto disponibili" ai propri clienti. La società ha sottolineato come le tariffe Enjoy restino "le più competitive sul mercato". Di certo però l'aumento della tariffa in sosta andrà a colpire chi utilizza le auto rosse per svolgere brevi commissioni quotidiane, ed era abituato a parcheggiare l'auto senza terminare il noleggio per evitare di vedersela "scippare" da altri abbonati. Va anche sottolineato, per onor di cronaca, che c'era chi aveva interpretato in maniera distorta il concetto di auto in condivisione bloccandola anche per tutta la serata, magari per uscire in centro con gli amici.

Sarà comunque il mercato a determinare se il cambio tariffario piacerà o meno ai clienti Enjoy – che sui social non sembrano aver gradito – e se migliorerà davvero il servizio, come ipotizzato dalla società. L'unico dubbio che avanziamo è che, sempre il mercato, non induca le società di car sharing rimaste a Milano dopo il fallimento di Twist ad alzare in maniera indiscriminata le tariffe: quando diminuiscono i competitor, il mercato insegna, è più facile che si determino condizioni oligopolistiche o cartelli.

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