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Droga, truffe e soldi in cambio di documenti falsi: ex carabiniere arrestato a Milano

Era già finito in manette due anni fa per possesso di eroina. Ora un ex carabiniere, già degradato e in congedo, è accusato anche di truffa per frodare un’assicurazione, di consultazioni abusive della banca dati delle forze dell’ordine, di spaccio e detenzione illegale di stupefacenti e anche di corruzione. In cambio di 600 euro avrebbe dato documenti falsi a due migranti tunisini per lasciare l’hotspot di Lampedusa. Arrestata anche la sua fidanzata.
A cura di Simone Gorla
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C'è anche un ex carabiniere, ora in congedo, già arrestato due anni fa per possesso di eroina e attualmente in carcere, tra le otto persone destinatarie delle misure cautelari (sette in carcere e una agli arresti domiciliari) eseguite dai militari di Monza Brianza tra le province di Milano e Reggio Calabria. Gli arrestati sono ritenuti responsabili di una lunga serie di reati tra cui peculato, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, accesso abusivo a sistemi informatici e telematici, rivelazione di segreto d’ufficio, falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ricettazione, favoreggiamento personale, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

La truffa organizzata con un pluripregiudicato

I provvedimenti emessi dal giudice per le indagini preliminari di Monza, Patrizia Gallucci, su richiesta della Procura brianzola, hanno fatto emergere in primo piano la figura del graduato dell’Arma dei carabinieri, che era già stato arrestato nell’ottobre 2017 poiché trovato con 500 grammi di eroina. Il militare era stato posto in congedo per degradazione nel mese di luglio dello scorso anno. Era stato indicato come autore del peculato di un documento di identità, che era custodito dal reparto dove prestava servizio. Il documento era stato poi usato, d'accodo con un pluripregiudicato calabrese (a sua volta arrestato), per comprare un'automobile e poi simularne il furto in modo da incassare il premio dell'assicurazione. La vettura sarebbe stata venduta all’estero.

Soldi in cambio di documenti falsi per fare uscire migranti dall'hotspot

Lo stesso carabiniere è accusato anche di svariate consultazioni abusive della banca dati delle forze dell'ordine, di spaccio e detenzione illegale di stupefacenti e anche di corruzione. Tra gli episodi che gli sono contestati, un caso in cui il militare, dopo aver saputo che un cittadino tunisino spacciava all’interno di un condominio dove viveva la sua fidanzata, non ha denunciato il fatto all'autorità giudiziaria ma, al contrario, ha avvertito il pusher che la sua attività era a rischio. In cambio avrebbe ricevuto dosi di stupefacente. In un’altra occasione aveva falsificato, in cambio di 600 euro, le denunce di smarrimento dei documenti d'identità a nome di due cittadini rumeni, per permettere a due tunisini trattenuti nell’hotspot di Lampedusa di usarli per allontanarsi dall’isola.

Tra gli arrestati anche la fidanzata del carabiniere

Tra gli arrestati ci sono cinque tunisini, e la fidanzata dell'ex carabiniere, con un passaporto tunisino e un altro italiano, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Mentre venivano eseguiti gli arresti i militari hanno sequestrato alcune dosi di cocaina, strumenti per il taglio ed il confezionamento della droga ed 12mila euro in contanti.

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