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Dopo il maltempo riapre la passerella di Christo: arriva anche una coppia di sposi

Seconda giornata di apertura della passerella galleggiante sul lago d’Iseo dell’artista Christo. Nonostante due diverse allerte per maltempo non si arresta la folla desiderosa di camminare sulle acque del lago. Anche una coppia di sposi e i loro invitati hanno percorso la passerella. Trenord: “25mila viaggiatori”. E i treni ormai seguono le indicazioni della prefettura per evitare il sovraffollamento.
A cura di Francesco Loiacono
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Anche una coppia di sposi ha voluto percorrere la passerella di Christo sul lago d'Iseo. L'installazione dell'artista di origini bulgare è stata letteralmente presa d'assalto anche nel secondo giorno di apertura al pubblico. Non sono mancate però le tensioni e i disagi tra le migliaia di visitatori arrivati (la sola Trenord ha comunicato di aver trasportato oltre 25mila viaggiatori, ai quali si aggiungono quelli arrivati con mezzi privati).

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A complicare i piani di chi voleva camminare sulle acque del lago percorrendo i pontili galleggianti di "The floating piers" è stato il maltempo: in giornata sono state due le allerta meteo che hanno provocato l'avocazione della struttura galleggiante, alle 14.15 e alle 16. Dopo, però, il flusso dei visitatori è ripreso normalmente: anche una coppia di sposi e gli invitati al loro matrimonio, celebrato a Montisola (una delle isole collegate alla terraferma dalla passerella di Christo) hanno percorso i circa 3 chilometri di pontile galleggiante.

Resta, però, l'impressione che il flusso di turisti attirato dall'opera d'arte sia sproporzionato rispetto alla capacità ricettiva del territorio. I treni di Trenord si muovono ormai seguendo indicazioni prefettizie: dalle 10 circa fino alle 13.30 la fermata di Sulzano (paese sulla sponda bresciana del lago d'Iseo dal quale si può percorrere la passerella) è stata chiusa, e i passeggeri doveva servirsi di quelle dei paesini vicini, in particolare Sale Marasino, da dove è attivo un collegamento via traghetto con Montisola. Gli annunci degli organizzatori confermano queste impressioni: in mattinata era stato sconsigliato di mettersi in viaggio nella giornata odierna per visitare l'installazione. Ma forse si poteva immaginare prima che la data molto ravvicinata di smantellamento (l'opera sarà visitabile fino al 3 luglio) avrebbe inevitabilmente portato a picchi di affluenza nei pochi weekend disponibili fino ad allora. Insomma: si rischia un effetto Expo, con le ormai leggendarie code al padiglione del Giappone. Evidentemente, però, i tanti visitatori in coda per passeggiare sulla passerella galleggiante sono ben lieti di correre il rischio.

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