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Donna sgozzata in casa a Sesto San Giovanni: il figlio 21enne fermato per l’omicidio

Il figlio di Lucia Benedetto, la donna trovata morta ieri sera nella sua casa di Sesto San Giovanni, vicino Milano, è stato bloccato per strada dai carabinieri a Cinisello Balsamo, nell’hinterland del capoluogo lombardo. Il giovane, con problemi psichici e di tossicodipendenza, è stato fermato per omicidio volontario. L’arma con cui è stata uccisa la donna è un levatorsoli.
A cura di Francesco Loiacono
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Lucia Benedetto col figlio, fermato per l'omicidio della madre (Foto Facebook)
Lucia Benedetto col figlio, fermato per l'omicidio della madre (Foto Facebook)

È stato trovato e bloccato per strada a Cinisello Balsamo il figlio di Lucia Benedetto, la donna di 49 anni trovata morta ieri sera nella sua casa di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Corrado B., 21enne che soffre di disagi psichici e ha problemi legati alla tossicodipendenza, è stato fermato per l'omicidio della madre. Il giovane non ha ancora sostenuto un interrogatorio, ma secondo gli inquirenti è lui la chiave per risolvere il caso della morte della 49enne. I carabinieri del Nucleo investigativo di Milano lo cercavano da ieri sera, quando il padre del ragazzo e marito della vittima era rientrato in casa scoprendo il cadavere della moglie. Il corpo di Lucia Benedetto presentava diverse ferite sul collo. L'arma con cui è stata uccisa non sarebbe però un coltello, ma un levatorsoli, un utensile affilato trovato vicino al cadavere.

L'arma del delitto è un levatorsoli

Il marito di Lucia Benedetto era stato interrogato per capire se potesse essere coinvolto nella vicenda: l'uomo ha però fornito un alibi solido e al momento del delitto non si trovava in casa. Sarebbe rientrato dopo il lavoro, attorno alle 19, scoprendo il cadavere della moglie. In casa, un appartamento all'ottavo piano di un condominio in via Sicilia, non c'era il figlio della coppia: quando il padre è rientrato il 21enne era uscito da poco, senza cellulare né documenti. Stando ad alcune indiscrezioni, già ieri il marito della vittima aveva indicato il figlio come il possibile autore dell'omicidio. Un'ipotesi condivisa anche dal pubblico ministero di Monza Alessandro Pepè che ha incriminato il 21enne sottoponendolo a fermo con l'accusa di omicidio volontario. Il giovane, che quando è stato bloccato ha provato a opporre resistenza, si trova adesso in caserma.

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