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Dieci stanze da letto e una sola doccia: scoperti due laboratori-dormitorio cinesi a Bergamo

Due laboratori-dormitorio sono stati scoperti dalla guardia di finanza a Fontanella, in provincia di Bergamo. All’interno si trovavano venti lavoratori cinesi: tre di loro erano clandestini, gli altri lavoravano in nero o erano assunti irregolarmente. Nei laboratori erano state ricavate dieci stanze da letto, senza areazione e con una sola doccia.
A cura di Francesco Loiacono
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Dieci stanze da letto ricavate abusivamente all'interno di due laboratori, con le finestre oscurate e senza vie di areazione. All'interno, una sola doccia disponibile e servizi igienici sporchi. In queste condizioni vivevano alcuni cittadini cinesi che erano impiegati, alcuni in nero e altri assunti irregolarmente, nella realizzazione di capi di vestiario e di calzature. Attività che però non erano state dichiarate dai due titolari dei laboratori al comune di Fontanella, paese del Bergamasco in cui si trovavano i due laboratori-dormitorio. A scoprire le irregolarità sono stati i militari della guardia di finanza di Treviglio, che hanno condotto un blitz assieme ad agenti della polizia locale di Fontanella e al personale dell’Azienda per la tutela della salute di Bergamo.

Nei due laboratori clandestini scoperti 20 lavoratori, tutti cinesi

Nei due laboratori sono stati scoperti 20 lavoratori, tutti cinesi intenti a confezionare vestiti e scarpe. Tre di loro erano clandestini, due erano in nero, altri quattro hanno riferito ai finanzieri di aver lavorato in nero prima di essere regolarizzati mentre altri sette lavoratori erano stati assunti, ma in maniera irregolare. Tutti i clandestini sono stati segnalati alla questura di Bergamo, primo passo per l'avvio della procedura che porterà alla loro espulsione dall'Italia. Uno dei due titolari dei laboratori è stato denunciato per l’impiego di manodopera clandestina, mentre è ancora al vaglio la posizione dell’altro titolare del laboratorio. Per ciascun lavoratore in nero scatterà una multa da 1.500 a novemila euro, ma i due titolari rischiano anche una sanzione più pesante: i finanzieri hanno infatti inoltrato all’Ispettorato territoriale del lavoro di Bergamo la proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale, proprio per il grande numero di lavoratori in nero scoperti. Le Fiamme gialle hanno inoltre avviato controlli fiscali mirati nei confronti delle due ditte, che non avrebbero regolarmente presentato le dichiarazioni, né versato le imposte.

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