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Detenuto a rischio di radicalizzazione islamica evade da un ospedale a Milano

Un detenuto del carcere di Opera, vicino Milano, è riuscito a evadere scappando da un ospedale cittadino in cui era ricoverato. L’uomo, un 43enne tunisino, è considerato a rischio radicalizzazione: è riuscito a eludere la sorveglianza di tre guardie e a far perdere le proprie tracce. Ricerche in corso in tutta Italia.
A cura di Francesco Loiacono
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Ricerche in corso in tutta Italia dopo l‘evasione di un detenuto del carcere di Opera, vicino Milano. La persona ricercata, il 43enne tunisino Ben Mohamed Ayari Borhane non è un detenuto comune: l'uomo, che stava scontando una condanna per traffico internazionale di stupefacenti (con fine pena nel 2030) secondo quanto riportato sarebbe infatti considerato a rischio di radicalizzazione islamica e per questo motivo era "attenzionato" dalle autorità. Nonostante ciò, però, è riuscito a eludere la sorveglianza e a far perdere le proprie tracce. L'evasione non è avvenuta dal carcere, ma dall'ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove il detenuto era stato accompagnato dopo aver ingoiato una lametta da barba. L'uomo è riuscito a eludere la sorveglianza dei tre agenti che lo piantonavano, fuggendo da una finestra basculante.

Adesso è ricercato a livello nazionale dal Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria. Secondo quanto precisato in un secondo momento, il rischio di radicalizzazione del detenuto evaso è di livello 1, il più basso: uno "status" assegnato a chi prega e invita alla preghiera altri detenuti.

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