Deraglia un treno Frecciarossa a Lodi: morti due macchinisti, 31 feriti
Un treno ad alta velocità Frecciarossa di Trenitalia è deragliato a Lodi. Due i morti, entrambi ferrovieri, 31 i feriti per la maggior parte con lievi contusioni. I macchinisti deceduti si chiamavano Giuseppe Cicciù e Mario Dicuonzo. Ventisette i feriti in codice verde e quattro in codice giallo tra i passeggeri e personale Trenitalia, secondo le informazioni della Protezione civile poi confermate dall'assessorato alla Sanità della Lombardia. Si tratta del treno Frecciarossa 9595 Milano-Salerno, il primo treno del mattino. Il convoglio, partito dalla stazione di Milano Centrale alle 5.10, avrebbe dovuto fermarsi a Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Arezzo, Roma Tiburtina, Roma Termini, Napoli Centrale. L'arrivo a Salerno, destinazione finale, era previsto alle 11.27. Il fatto è avvenuto precisamente nei pressi del posto di movimento di Livraga (Lodi), accanto alle corsie dell'autostrada A1, ed è avvenuto quindi pochi minuti dopo la partenza del treno. Non è chiaro a quanta velocità andasse in treno, ma i carabinieri sottolineano che in quel tratto la velocità è solitamente molto sostenuta.
Morti i due macchinisti del Frecciarossa 9595
I vigili del fuoco sono ancora al lavoro, come si vede dalle fotografie diffuse dalla polizia, per estrarre i passeggeri dalle lamiere. Alle 7,30 i vigili del fuoco avevano comunicato il primo decesso, ma si segnalava anche una persona dispersa: in seguito si è appreso purtroppo della seconda vittima. Entrambi sono i macchinisti del treno deragliato. Tra i feriti, l'unico in condizioni gravi (ma non in pericolo di vita, avrebbe riportato fratture multiple a un arto) è un pulitore delle ferrovie. A bordo del convoglio c'erano soltanto 28 passeggeri (più il personale di bordo di Trenitalia). "Abbiamo registrato questo sviamento del treno. Il bilancio è di due deceduti, i macchinisti, due codici gialli e 25 codici verdi", ha detto Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile, a Skytg24.
La dinamica: la motrice uscita sui binari e finita su palazzina
Stando alle primissime ricostruzioni, almeno due vagoni e la motrice si sarebbero ribaltati. Ancora sconosciute le cause dell'incidente ferroviario. Secondo le forze dell'ordine la motrice sarebbe uscita completamente dai binari e sarebbe finita prima contro un carrello e poi contro una palazzina delle ferrovie. Il resto del convoglio, invece, avrebbe proseguito la corsa per diversi metri, con la seconda carrozza che si sarebbe poi ribaltata. Nella casa cantonale, fortunatamente, non c'era nessuno perché gli operai solitamente all'interno avevano smontato da poco dal turno lavorativo.
Aperta inchiesta per disastro ferroviario e omicidio colposo plurimo
Intanto la procura Lodi ha aperto un'inchiesta per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime in seguito all'incidente avvenuto questa mattina: al momento le cause del deragliamento sono ancora ignote. Mentre continuano senza sosta i rilievi da parte di forze dell'ordine e tecnici sul posto, almeno due dipendenti Rfi sono stati sentiti dagli inquirenti: uno di loro sarebbe stato sentito sul luogo dell'incidente, un altro invece a Piacenza. Altre audizioni sono previste in queste ore. Delle indagini si sta occupando anche la Digifema, ovvero la Direzione generale per le investigazioni ferroviarie e marittime del ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Il prefetto di Lodi: Poteva essere una carneficina
"Poteva essere una carneficina". Così Marcello Cardona, prefetto di Lodi, ha commentato all'agenzia di stampa Ansa quanto accaduto all'alba di oggi vicino a Lodi. Il prefetto è subito giunto sul luogo del deragliamento del Treno Av 9595: ha spiegato che la prima motrice è rovesciata e ha finito la sua corsa a circa 30 metri dal resto del convoglio vicino a una struttura delle ferrovie. La seconda carrozza è invece piegata sul lato destro: il resto del treno è fuori dai binari ma è rimasto in asse sulle rotaie.
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