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Danni per maltempo, il presidente della Regione Lombardia Fontana chiede lo stato di emergenza

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha formalizzato la richiesta dello stato di emergenza per far fronte ai danni provocati in molte zone della regione dall’ondata di maltempo degli scorsi giorni. Non è ancora disponibile una stima dei danni, ma in alcuni dei comuni colpiti da allagamenti, frane ed esondazioni di fiumi e torrenti continuano gli interventi dei vigili del fuoco e della protezione civile e ci sono ancora sfollati.
A cura di Redazione Milano
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La Regione Lombardia ha formalizzato alla Presidenza del Consiglio dei ministri la richiesta dello "stato di emergenza" per l'ondata di maltempo che si è abbattuta negli scorsi giorni su alcune zone della regione. La richiesta al governo era già stata anticipata negli scorsi giorni dall'assessore al Territorio e alla protezione civile Pietro Foroni: quest'oggi il governatore Attilio Fontana ha reso ufficiale la richiesta. Non è ancora disponibile una stima dei danni: "La conta dei danni è appena iniziata e nei prossimi giorni avremo una prima vera stima attraverso le segnalazioni dei Comuni colpiti", ha spiegato l'assessore Foroni, che ha comunque fatto sapere che fin da subito (nella riunione di giunta di lunedì 17 giugno) la Regione metterà a disposizione risorse regionali aggiuntive, finanziando al 100 per cento le somme urgenze" per i Comuni fino a tremila abitanti e all'80 per cento le spese per i Comuni fino a 20mila abitanti.

La situazione nelle province colpite

In alcune delle province colpite gli effetti dell'ondata di maltempo, con torrenti esondati, frane, smottamenti e allagamenti, continua a farsi sentire. Nel Lecchese, secondo la Sala operativa regionale della protezione civile, a Dervio proseguono le operazioni di pulizia delle strade da fango e detriti, che saranno ammassati in alcuni parcheggi. Sono tutti rientrati i 300 sfollati. Sempre nel Lecchese a Primaluna, in Valsassina, proseguono i rilievi per valutare la stabilità del versante. Restano sfollate 200 persone, anche se una parte potrebbe rientrare nel corso della giornata odierna. A Premana ieri sera, giovedì 13 giugno, sono rientrate nelle loro abitazioni circa 30 persone: 50 quelle ancora fuori dalle loro case.  Ne rimangono sfollate circa 50.

Migliore la situazione nella provincia di Sondrio, dove quasi tutte le criticità sono state risolte: resta danneggiato a Gallivaggio, nel Comune di San Giacomo Filippo, il Bypass per la statale 36, che è comunque già stata riaperta nella sua interezza da ieri. Sta calando il livello delle acque del lago di Como, che era esondato all'alba di mercoledì. Nella provincia di Bergamo sono state colpite in particolare Isola di Fondra, dove si segnala un'erosione spondale sul fiume Brembo, Costa Volpino (ma le criticità dovute ad allagamenti in centro sono state risolte) e la Valle di Scalve. Nel Bresciano ci sono ancora otto persone evacuate ad Angolo Terme, uno dei Comuni più colpiti assieme ad Artogne, Borgno, Niardo, Brenno, Darfo Boario Terme e Pisogne. Ancora difficoltà di circolazione sulle strade provinciali che collegano la Valcamonica e Bergamo.

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