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Costringe la moglie a fare sesso con altri uomini e con un cane: 40enne in carcere a Bergamo

Un quarantenne della provincia di Bergamo è finito in carcere per violenza sessuale e maltrattamenti. Ha più volte costretto la moglie a soddisfare le sue perverse richieste sessuali, minacciandola e picchiandola quando si rifiutava. In una circostanza l’uomo la voleva addirittura costringere a fare sesso con un cane.
A cura di Francesco Loiacono
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Un uomo quarantenne della provincia di Bergamo è finito in carcere con le accuse di violenza sessuale e maltrattamenti. Vittima la moglie, costretta, sotto la minaccia di maltrattamenti e violenza psicologica, a sottostare ai suoi perversi desideri sessuali. A riportare la vicenda è il quotidiano locale "Bergamonews". Secondo quanto emerso dalle indagini, l'uomo minacciava la moglie davanti al loro bambino. Sfruttando la dipendenza economica della donna dal suo lavoro, l'uomo imponeva alla moglie di avere rapporti sessuali non protetti con lui (affetto da epatite C) e con altri uomini, imponendole di filmarsi e di inviargli poi i video. Ma in una circostanza il quarantenne avrebbe perfino chiesto alla moglie di fare sesso con un cane. Al rifiuto da parte della donna il marito l'aveva insultata e picchiata, tanto che la donna si era dovuta rivolgere a un medico.

Stando a quanto riportato dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari Federica Gaudino, la donna aveva acconsentito più volte alle richieste perverse del marito perché, non avendo un lavoro, temeva di perdere la custodia del figlio. Gli elementi emersi dalle indagini hanno però convinto il giudice della "grave pericolosità sociale" del quarantenne, "legata alla sua incontenibile e deviata frenesia sessuale avente per oggetto indifferentemente donne, minori o animali". In un video trovato su un vecchio telefonino del quarantenne sequestrato, difatti, si vedrebbero l'uomo e la sua nipote di 12 anni in atteggiamenti considerati equivoci. Per tutti questi motivi, nonostante il quarantenne sia incensurato, l'uomo è finito nel penitenziario di via Gleno, a Bergamo. Per lui sono stati chiesti tre anni di condanna senza la condizionale.

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