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Corruzione e turbativa d’asta, indagato l’ex presidente di Lombardia Informatica Giorgio Caielli

L’ex presidente di Lombardia Informatica ed ex segretario della Lega di Gallarate, Giorgio Caielli, risulta indagato dalla procura di Milano con le accuse di turbativa d’asta e corruzione. Al centro dell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Giovanni Polizzi ci sarebbe una gara d’appalto che si è svolta a ottobre, relativa alla fornitura di sistemi informatici per diverse strutture sanitarie. In totale gli indagati sarebbero quattro.
A cura di Francesco Loiacono
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Giorgio Caielli (Foto da Facebook)
Giorgio Caielli (Foto da Facebook)

Giorgio Caielli, ex presidente di Lombardia Informatica ed ex segretario della Lega di Gallarate, in provincia di Varese, risulta indagato dalla procura di Milano con le accuse di turbativa d'asta e corruzione. L'inchiesta riguarda una gara d'appalto che si è svolta a ottobre, relativa alla fornitura di sistemi informatici (pc, software e assistenza) per diverse strutture sanitarie. Nel bando Lombardia Informatica, società partecipata dalla Regione, faceva da stazione appaltante: nel corso della procedura, stando all'accusa della procura, si sarebbe verificato un tentativo di alterare l'esito della gara. Oltre a Caielli sarebbero indagati anche un consulente informatico della digital company di Palazzo Lombardia e due responsabili di una società, la Service Trade, che ha partecipato al bando senza però vincere la gara d'appalto. L'inchiesta è coordinata dal pubblico ministero di Milano Giovanni Polizzi.

Il M5s: Lombardia informatica va smantellata

Non appena si è diffusa la notizia dell'inchiesta è arrivato il commento del MoVimento 5 stelle: "Ancora una volta Lombardia Informatica, la mastodontica partecipata di Regione Lombardia, si dimostra lo stipendificio e il poltronificio dei partiti – recitano i Cinque stelle in una nota – La Lega, invece di nominare persone competenti nelle società partecipate, piazza gli uomini di partito e questi sono i risultati. Sono anni che lo ripetiamo: Lombardia informatica deve essere smantellata e accorpata in Arca, la stazione appaltante regionale. Così come è stata concepita è un carrozzone inutile che complica la vita invece di semplificarla, oltre a bruciare soldi dei lombardi. Vista anche la relazione della Corte dei Conti, che ha dimostrato le inefficienze del sistema Lombardia Informatica, ci auguriamo che la Giunta proceda con l’incorporazione della società in Arca, e non il contrario come pare stia accadendo. Nell’interesse dei lombardi Fontana ci sorprenda una buona volta!".

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