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Coronavirus, morto il partigiano Francesco Nezosi: non tradì nemmeno con una pistola puntata contro

Francesco Nezosi, staffetta partigiana, è morto all’età di 90 anni a seguito di complicanze legate al Coronavirus. L’anziano è una delle migliaia di vittime del Covid-19 in Lombardia, la regione d’Italia più martoriata dall’epidemia di Covid-19. A comunicare la notizia della sua scomparsa è stato il presidente della sezione provinciale di Bergamo dell’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, Mauro Magistrati: “Il male che sta colpendo le nostre comunità, ci priva di un testimone lucido della battaglia di Fonteno e della vita delle Brigate partigiane della Val Calepio – Val Cavallina e dell’Alto Sebino”.
A cura di Francesco Loiacono
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Francesco Nezosi (Anpi provinciale Bergamo via Facebook)
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È morto all'età di 90 anni Francesco Nezosi, staffetta partigiana. L'anziano è una delle migliaia di vittime del Coronavirus in Lombardia, la regione d'Italia più martoriata dall'epidemia di Covid-19. A comunicare la notizia della sua scomparsa è stato il presidente della sezione provinciale di Bergamo dell'Anpi, Associazione nazionale partigiani d'Italia, Mauro Magistrati: "Il male che sta colpendo le nostre comunità, ci priva di un testimone lucido della battaglia di Fonteno e della vita delle Brigate partigiane della Val Calepio – Val Cavallina e dell'Alto Sebino", ha scritto Magistrati sulla pagina Facebook dell'Anpi provinciale Bergamo, dove ha diffuso anche una foto di Nezosi.

Nezosi era diventato staffetta partigiana a 14 anni

Francesco Nezosi era nato nel 1930: aveva dunque vissuto l'orrore della Seconda guerra mondiale in tenera età e soli 14 anni si era ritrovato a fare da staffetta partigiana per coprire il fratello e altri partigiani, nascosti tra i boschi. Il presidente della sezione Anpi di Endine Gaiano, Francesco Brighenti, ha ricordato come nemmeno dietro la minaccia di una pistola puntata allo stomaco da un fascista Francesco tradì il fratello e gli altri suoi compagni della 53esima Brigata Garibaldi, dicendo che andava tra i boschi per procurarsi la legna. Nezosi è stato un "antifascista instancabile che è sempre stato attivo nell'Anpi, da quella di Cinisello Balsamo alle Sezioni bergamasche – è il ricordo di Mauro Magistrati -. Ha costruito un legame profondo e fecondo con i luoghi della memoria della Resistenza bergamasca e non mancava mai agli appuntamenti celebrativi e commemorativi. La voglia di trasmettere la storia e la memoria della Resistenza unitamente alla difesa dei valori della Costituzione sono state le stelle polari che hanno guidato la vita di Francesco Nezosi", ha concluso il presidente dell'Anpi bergamasca esprimendo il proprio cordoglio per la scomparsa di Nezosi.

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