Coronavirus, in Lombardia sospesi gli interventi chirurgici programmati e le attività ambulatoriali
In Lombardia, prima regione italiana a fare i conti con l'emergenza Coronavirus, restano in generale sospesi tutti gli interventi chirurgici programmati, mentre sono garantiti quelli a carattere d'urgenza. Sospese, come h dichiarato l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, anche tutte le attività ambulatoriali, tranne quella d'urgenza, in maniera da convogliare il personale sulle aree ospedaliere destinate ai pazienti colpiti da coronavirus.
La disposizione è in vigore in quasi tutti gli ospedali della regione (fanno eccezione alcune strutture private), quelli che ospitano Pronto soccorso e dipartimenti di emergenza urgenza, a partire dallo scorso 24 febbraio, poco dopo la scoperta dei primi casi di contagio da Covid-19 che successivamente sono saliti fino a superare i 1800, con purtroppo anche 73 persone che hanno perso la vita. Alla base della decisione una nota della Direzione generale Sanità di Regione Lombardia che, dopo la scoperta del primo focolaio ha diramato la seguente comunicazione: "Si ritiene necessario per gli ospedali sede di PS/DEA, prevedere che tutti gli interventi e le attività programmate salvo quelle strettamente non procrastinabili vengano sospese anche al fine di favorire l’aumentata esigenza di ricovero dei pazienti nelle diverse aree di degenza ospedaliera". In generale, come ha chiarito l'assessore, l'attività chirurgica di elezione è stata ridotta del 70 per cento circa.
Decisione analoga anche in Piemonte
È di ieri la notizia di una circolare del ministero della Salute che delinea il piano del Governo per l'incremento della disponibilità di posti letto del Servizio sanitario nazionale in relazione alla gestione dell'epidemia da Coronavirus: "Al verificarsi del primo caso indice, ovvero del primo caso confermato di Covid-19 in una determinata area, che viene intercettato dalle autorità sanitarie e di cui non si conosce la fonte di trasmissione o comunque non sia riconducibile a zone già colpita, l'autorità competente determina la rimodulazione dell'attività chirurgica elettiva". Circolare che ha poi spinto altre Regioni, come Piemonte e Campania, ad agire di conseguenza.
Al Niguarda attività chirurgica garantita solo per interventi urgenti
Sui siti di diversi ospedali sono riportate le nuove regole per quanto riguarda l'attività chirurgica cosiddetta d'elezione e le attività ambulatoriali. In una nota l'ospedale Niguarda di Milano ad esempio precisa che "nel rispetto delle indicazioni regionali, allo scopo di limitare la diffusione delle infezioni e gestire in maniera efficace i flussi di pazienti in ospedale", l’attività chirurgica "è garantita solo per interventi urgenti, le visite ai pazienti ricoverati sono consentite ad 1 solo familiare per paziente", il Centro Vaccinazioni rimarrà chiuso fino all'8 marzo, mentre l’accesso agli Uffici Scelta e Revoca è consentito a 20 utenti alla volta". Dal 2 marzo ha invece ripreso l’attività di Medicina Legale. Al Policlinico di Milano invece "le attività ambulatoriali sono garantite, salvo situazioni eccezionali" segnalate sul sito.
Ospedali San Paolo e San Carlo: proseguono visite ambulatoriali
Anche negli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano, come recita una nota, "le visite ambulatoriali, gli esami diagnostico-strumentali e di laboratorio si svolgono regolarmente". Rimangono invece chiuse, su disposizione ministeriale, le attività di medicina del lavoro, di vaccinazioni e di scelta e revoca.
All'Humanitas l'attività ambulatoriale prosegue: sospesi ricoveri programmati
Alla clinica Humanitas di Rozzano, come riporta una nota del 4 marzo, "l’attività ambulatoriale prosegue regolarmente con le visite e gli esami programmati. Come da indicazioni delle Autorità Sanitarie, l’accesso in ospedale è consentito esclusivamente ai pazienti e non ai loro accompagnatori, salvo eccezioni legate alla non autonomia del paziente". In un avviso pubblicato il 23 febbraio si informa i pazienti che sono "sospesi, a partire da lunedì 24 febbraio e per un tempo che sarà determinato verosimilmente dall’evoluzione della situazione, i ricoveri programmati, ad eccezione di quelli non rimandabili in oncologia e cardiologia".
Gli ospedali del Gruppo San Donato
Situazione più varia per gli ospedali del Gruppo San Donato. All'Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi "da lunedì 2 marzo a seguito del consulto con Ats Milano, ricoveri e attività chirurgica hanno ripreso la loro regolare attività". Sono inoltre regolarmente aperti ambulatori e ricoveri, "previo rilevamento della temperatura a scopo precauzionale e di tutela della salute degli utenti". All'Ircss San Raffaele "l'attività chirurgica in elezione potrebbe subire dei cambiamenti sulla base di indicazioni della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia". Stessa situazione per il Policlinico San Donato, dove comunque gli ambulatori e i reparti sono regolarmente aperti e il pronto soccorso è regolarmente funzionante. Agli Itituti Clinici Zucchi di Monza sono invece confermati solo "gli interventi chirurgici non procrastinabili e le urgenze". Restano aperti gli ambulatori.
Asst Sette Laghi: sospesi interventi chirurgici programmati, ma ambulatori aperti
Per gli ospedale e le strutture sanitarie che afferiscono all'Azienda socio sanitaria territoriale Sette Laghi, nel Varesotto, restano sospesi gli interventi chirurgici programmati, mentre sono regolarmente erogate tutte le prestazioni ambulatoriali tranne quelle identificate come "piccoli interventi" o "chirurgia ambulatoriale". Dal 2 marzo, secondo le indicazioni regionali, sono riprese le attività delle sedi territoriali (come gli sportelli di Scelta e Revoca, le Commissione Medico-Legali e le attività dei Consultori), ad eccezione delle vaccinazioni che restano sospese fino a domenica 8 marzo. Hanno invece ripreso le attività di screening di primo livello per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina e del carcinoma della mammella.
Anche all'ospedale di Cremona e delle zone rosse annullati interventi programmati
La decisione della Regione Lombardia vale genericamente per tutti gli ospedali della Regione, ma a maggior ragione per quelle strutture della zona rossa o vicino al focolaio di casi di Coronavirus, che più degli altri stanno avvertendo in queste settimane la pressione. All'ospedale di Cremona fin da sabato scorso è sospesa l'attività ambulatoriale in tutte le specialità, così come altre prestazioni quali punti prelievo, servizi territoriali e vaccini. Anche qui sono stati annullati tutti gli interventi chirurgici programmati che erano rimandabili.