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Cordoglio per Pinuccio, il vigile del fuoco morto schiacciato dal tetto di un capannone in fiamme

Si chiamava Pinuccio La Vigna il vigile del fuoco morto ieri a San Donato Milanese schiacciato dal tetto di un capannone in cui era divampato un incendio. Originario di Campobasso, viveva ormai da tempo a Milano ed era un volontario del corpo. In una foto su Facebook imbracciava una pompa tagliafiamme e rassicurava i suoi amici: “È un fucile buono, spegne il fuoco”.
A cura di Francesco Loiacono
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Pinuccio La Vigna (Facebook)
Pinuccio La Vigna (Facebook)

Aveva 48 anni, era originario di Campobasso ma viveva da tempo a Milano. Pinuccio La Vigna, il vigile del fuoco morto ieri sera a San Donato Milanese, alle porte del capoluogo lombardo, era un pompiere volontario del distaccamento di Pieve Emanuele, entusiasta del suo lavoro, che come tutti i suoi colleghi interpretava come una missione. Sulla sua pagina Facebook sono tante le foto che lo ritraggono con la divisa e gli strumenti di lavoro: in una imbraccia una pompa tagliafiamme e rassicura i suoi amici di Facebook: "È un fucile buono, spegne il fuoco".

Proprio il fuoco, il suo più grande nemico, lo ha ucciso, causando il crollo del tetto del capannone in cui La Vigna e i suoi colleghi erano intervenuti ieri sera. L'intervento in un'azienda specializzata nella vendita di detersivi, la Rykem, è ancora in corso: le prime quattro squadre sono arrivate attorno alle 21 di ieri. Alle 22 la tragedia in cui ha perso la vita La Vigna: il tetto del capannone ha ceduto a causa del calore ed è crollato, schiacciandolo. Per lui non c'è stato nulla da fare: quando i colleghi lo hanno estratto dalle macerie e consegnato alle cure dei soccorritori del 118 il 48enne era già morto. Adesso sono dieci le squadre dei vigili del fuoco che stanno spegnendo gli ultimi roghi. Spetterà poi ai carabinieri della compagnia di San Donato Milanese, in collaborazione con gli stessi pompieri, capire la causa dell'incendio: se si sia trattato di un incidente o di un atto doloso, circostanza quest'ultima che il passato dell'azienda farebbe escludere: non ci sono state intimidazioni né minacce, secondo quanto emerso finora.

Il cordoglio della politica

Restano un capannone bruciato e un altro vigile del fuoco morto nel compimento del suo lavoro, dopo i due colleghi che hanno perso la vita a Catania: "Uno di quegli eroi che, senza gli onori della cronaca, lavorava per aiutare il prossimo nei momenti difficili ed al quale va il mio ringraziamento di cuore. Un grazie a tutti i pompieri d’Italia per il loro straordinario lavoro quotidiano", ha scritto ieri il deputato del MoVimento 5 stelle Stefano Buffagni. Il suo collega del Partito democratico, Emanuele Fiano, ha scritto: "Il cordoglio non può riportare la vita, lo so, e per questo deve continuare il nostro impegno in Parlamento per tutto ciò che può servire a migliorare la vita di chi ogni giorno con il proprio lavoro, e la propria vita, difende la nostra. Non avremo mai fatto abbastanza per loro".

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